Urostomia - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Urostomia

Guida pratica all'assistenza > Assistenza al paziente adulto

IL SISTEMA URINARIO


L’apparato urinario è composto da: reni, ureteri, vescica e uretra.
Gli organi deputati alla filtrazione del sangue ed alla produzione di urina sono i reni, che si trovano nella parte posteriore dell’addome subito sotto le coste. Una volta prodotta, l’urina passa alla vescica attraverso gli ureteri, che sono due tubi stretti e lunghi circa 25 cm. Qui l’urina si raccoglie e viene poi espulsa attraverso l’uretra, il condotto che la mette in comunicazione con l’esterno.
La stomia è il risultato di un intervento con il quale si crea un’apertura sulla parete addominale per poter mettere in comunicazione l’apparato urinario con l’esterno. La stomia è priva di uno sfintere (un muscolo ad anello che ne permette la chiusura), quindi le urine non possono essere trattenute e fuoriescono senza controllo. Le derivazioni urinarie, definite UROSTOMIE, sono realizzate applicando diverse tecniche chirurgiche.

URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS) singola o doppia:
gli ureteri vengono fissati direttamente alla parete addominale.
URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (UICS):
si utilizza un segmento intestinale opportunamente isolato, che viene collegato alla parete addominale.
NEFROSTOMIA:le urine che si raccolgono nel bacinetto renale, vengono eliminate mediante il posizionamento di un sondino nefrostomico nel rene. Può essere temporanea o definitiva.
CISTOSTOMIA viene posizionato un catetere attraverso la regione sotto-ombelicale direttamente nella vescica. Può essere temporanea o definitiva.

Interventi assistenziali di competenza dell’OSS nella gestione dell’urostomia:

• Rimozione delicata della placca e del sacchetto dall’alto verso il basso, facendo attenzione a non rimuovere il cateterino.
• Osservare la cute.
• Igiene della cute peristomale con sapone neutro e acqua tiepida ( è sconsigliato l’uso di alcol o etere poiché seccano la cute diminuendo la sua fisiologica azione protettiva)
• Accurata asciugatura della cute evitando lo sfregamento.
• Svuotare frequentemente la sacca di raccolta ( il peso della sacca può causare trazione a livello cutaneo)
• Bere circa due litri di liquidi al giorno. Acidificare le urine con alimenti ricchi di vitamina C ( agrumi, mirtilli)
• Osservare quotidianamente la quantità e la qualità delle urine.
• Osservazione dell’aspetto dello stoma.
• E’ preferibile l’uso della doccia anziché della vasca da bagno per evitare che la placca e il sacchetto siano immersi nell’acqua per un periodo troppo lungo



GESTIRE UNA STOMIA?
A. COME SCEGLIERE I PRESIDI PER LA STOMIA?
La scelta del miglior presidio dipende dalle esigenze della  persona:
1) sistema due pezzi: costituito da una placca, piana o convessa, di varie misure e da un sacchetto di raccolta.
2) sistema monopezzo: placca, piana o convessa, e sacca sono fuse insieme ed è indicato solo quando la cute peristomale è completamente integra.
Informazioni per il paziente
Il servizio consulenza per stomizzati dà informazioni in merito alla vasta offerta di dispositivi delle varie ditte. Si dovranno valutare i vantaggi e gli svantaggi insieme ai consulenti tenendo presente che ci sono sempre novità in commercio che presentano dei miglioramenti.
Nessuno si accorgerà che è portatore di una stomia. Le sacche moderne sono ermetiche e dotate di filtro in carbone attivo per cui non si diffondono odori sgradevoli.

Sono inoltre disponibili alcuni prodotti che la possono aiutare nella gestione della stomia (pasta protettiva, polvere, film  protettivo, spray).
B. SEMPLICI REGOLE DA SEGUIRE
IGIENE DELLA STOMIA
Durante il suo periodo di ricovero ripeteremo insieme le azioni descritte in questo documento, iniziando due giorni dopo l'intervento chirurgico.
Il nostro obiettivo è quello di renderla autonomo nella sostituzione del presidio di raccolta coinvolgendo, qualora le fosse gradito, una persona a lei vicina che potrebbe affiancarla dopo la dimissione durante le operazioni di igiene dello stoma.

DA RICORDARE

− La stomia si presenta rossa e umida e toccarla durante l'igiene non produce alcun dolore.
− Le dimensioni dello stoma si riducono progressivamente fino a stabilizzarsi dopo circa 6settimane dall'intervento.
− La cute peristomale deve essere protetta dal contatto con le feci o urine (colo/ileostomia o urostomia).
− Per qualsiasi alterazione a carico della stomia e della cute circostante non esiti a rivolger si alla stomaterapista.

C. COME CAMBIARE IL PRESIDIO?

Obiettivi della procedura:

  • Mantenere l'integrità della cute peristomale

  • Garantire l'adesività del

sistema di raccolta

  • Favorire il benessere psicofisico


Materiale occorrente:

  • Sistema di raccolta mono o due pezzi

  • Acqua tiepida

  • Sapone neutro

  • Panno carta

  • Forbici

  • Calibratore per stomia

  • Sacchetto per rifiuti


Sequenza degli atti:

  • Lavare le mani con acqua e sapone prima e dopo l'esecuzione della procedura.

  • Svuotare il contenuto della sacca nel wc.

  • Staccare il sistema di raccolta dall'alto verso il basso tenendo la cute peristomale distesa.

  • Con movimenti circolari procedendo dall'esterno verso la stomia, lavare la cute con acqua e sapone utilizzando il pannocarta (colo/ileostomia).

  • Con movimenti circolari procedendo dalla stomia verso l’esterno, lavare la cute con acqua e sapone utilizzando il panno-carta (urostomia).


Intervallo di sostituzione dei presidi:

  • placca ogni 48 ore

  • sacca ogni 12/24 ore

  • monopezzo ogni 24 ore

Non utilizzare alcun tipo di disinfettante sulla cute peristomale

Si consiglia di rasare i peli sulla cute peristomale.

  • Sciacquare ed asciugare la pelle con pannocarta senza strofinare.

  • Rilevare con il misuratore le dimensioni della sua stomia.

  • Ritagliare il foro della placca in relazione alle stesse dimensioni della stomia.

  • Se si utilizza un sistema due pezzi, dopo aver rimosso la pellicola che protegge la parte adesiva, appoggiare il margine inferiore del foro della placca al bordo inferiore della stomia e completare l'adesione dal basso verso l'alto.

  • Si consiglia di scaldare la placca per qualche istante tra le mani, per migliorarne l’adesività.

  • Agganciare la sacca alla placca assicurandosi della perfetta tenuta del sistema.

Se si utilizza un sistema monopezzo, dopo aver rimosso la pellicola che protegge la parte adesiva, fare aderire il margine inferiore del bordo della placca al margine inferiore del bordo della stomia completando l'adesione dal basso verso l'alto.


URETEROCUTANEOSTOMIE

  • Agganciare la sacca alla placca assicurandosi della perfetta

tenuta del sistema.
Se si utilizza un sistema monopezzo, dopo aver rimosso la pellicola che protegge la parte adesiva, fare aderire il margine inferiore del bordo della placca al margine inferiore del bordo della stomia completando l'adesione dal basso verso l'alto.
Durante la sostituzione della sacca e della placca porre
particolare attenzione alla presenza dei cateterini
ureterali per evitare la loro dislocazione/fuoriuscita,
poiché non risultano fissati alla cute ma semplicemente ancorati con un filo di sutura.

CONSIGLI DIETETICI

È importante conoscere gli effetti che alcuni cibi e bevande possono avere sulle evacuazioni; la stomaterapista le fornirà tutte le informazioni sul tipo di nutrizione da adottare.
Non è necessario seguire una dieta, ma possono essere utili alcuni accorgimenti per adeguare la sua alimentazione alla condizione attuale.
Qui sotto troverà una guida generale sugli effetti che alcuni cibi e bevande possono avere sul contenuto intestinale ed alcuni consigli da seguire:
1. mastichi bene e lentamente.
2. faccia pasti piccoli e frequenti integrando i principali (pranzo e cena) con spuntini leggeri.
3. non cambi drasticamente le sue abitudini, reintroduca nella dieta gli alimenti un po’ alla volta per valutare gli effetti che producono sulla digestione e l’evacuazione.
4. alcuni cibi possono provocare flatulenza (verdure della famiglia dei cavoli, spezie, frutta secca, superalcolici, bevande gassate, legumi, pesce fritto, gomma da masticare), cattivi odori (aglio, uova, cipolla, porro, melone, pesce, funghi, legumi, spezie) o accelerare la motilità intestinale (alcolici, bevande gassate, latte intero e formaggi, dolci, brodo di carne, cibi fritti, carni grasse, caffè, nicotina).
5. eviti l’assunzione di cibi troppo freddi.
6. i gelati possono essere assunti con moderazione, così come il vino.
7. è preferibile la cottura dei cibi al forno, grigliati o al vapore.
8. è importante bere almeno 2 litri di liquidi al giorno.
9. Se ha una ILEOSTOMIA le verdure dovranno essere centrifugate ed eventualmente filtrate, la frutta dovrà essere sbucciata per facilitarne l’assorbimento e si dovrà evitare l’introduzione di fibre. Se ha una COLOSTOMIA la frutta e la verdura potranno essere gradualmente introdotte nella sua dieta.

URETEROCUTANEOSTOMIE

La persona portatrice di UROSTOMIA non ha nessuna alterazione dei processi digestivi, ma deve comunque seguire dei consigli per quanto riguarda l’idratazione. Per favorire la buona funzionalità renale ed evitare la produzione di urina concentrata, si consiglia di introdurre una quantità di liquidi durante la giornata di circa 2 litri.
Lo scopo è triplice:
- le urine diluite non irritano la cute peristomale.
- in caso di tutori (cateterini nella UCS) le urine diluite non lo calcificano e di conseguenza non lo ostruiscono.
- nell’UICS il muco non ha modo di concentrarsi.
Vi sono alimenti consigliati per acidificare le urine come yogurt
e succo di mirtillo rosso, che non dovrebbero mai mancare.
Sono sconsigliati alimenti carichi di spezie, asparagi, cipolla, aglio e cavolfiori che aumentano la produzione di urine acide e con cattivo odore.
Controllare periodicamente il proprio peso, mantenendolo costante, perché variazioni importanti possono determinare difficoltà di tenuta della placca adesiva.
È consigliabile mantenere una dieta che permetta un buon transito intestinale ed eviti la stitichezza.

COME OTTENERE I PRESIDI PER IL DOMICILIO?
Durante il ricovero, la stomaterapista si assicurerà che le sia prescritto il presidio più adatto alle sue esigenze e le fornirà il materiale necessario per la gestione nei primi giorni di rientro a
casa.
Quando tornerà a casa, potrà richiedere la fornitura dei sistemi di raccolta, tramite il SSR, presentando all’ASL di appartenenza:
• tutta la documentazione sanitaria attestante la sua patologia e l’intervento.
• il MODELLO 03 ed il PROGRAMMA TERAPEUTICO compilati dal medico.
I presidi protesici le saranno forniti senza oneri economici, in base
al D.M. 332/99 che ne stabilisce la quantità e la qualità prescrivibili in corrispondenza alla patologia.

L’ASL di appartenenza eroga i presidi, che si possono ritirare in
qualsiasi farmacia, senza onere economico a carico dell’assistito. Non è necessario il riconoscimento dell’invalidità civile per avere i presidi.
QUANDO OCCORRE CONSULTARE UN ESPERTO?
Dolori di pancia e/o mancata evacuazione intestinale
Se non può evacuare per più di un giorno e/o ha mal di pancia si rivolga al medico o all’ambulatorio di stomaterapia.
Infiammazioni (Dermatite irritativa)
L’infiammazione della regione peristomale è uno dei problemi più frequenti, generalmente determinata dal contatto della cute con feci o urine, è dovuta spesso a un foro troppo grande nella

 
 

placca protettiva o a un dispositivo non ermetico. Se l’infiammazione non fosse curata potrebbero manifestarsi gravi lesioni cutanee, molto dolorose.
Micosi cutanee
Una micosi nella regione peristomale è seguita da bruciore, prurito e diffuso arrossamento della pelle.
Allergie (Dermatite allergica)
Un’allergia si riconosce da un arrossamento della pelle ben delimitato che procura bruciore o prurito. L’allergia può essere causata da un’intolleranza al materiale della placca protettiva o della superficie adesiva delle sacche, ma anche dalle lozioni per il corpo. Se soffre facilmente di allergie dovrebbe sottoporsi al test di cutireazione.
Ernie
A causa dell’intervento chirurgico, la parete addominale non è più perfettamente stabile. L’ernia si manifesta con un’estroflessione (incurvatura verso l’esterno) della parete addominale nella regione parastomale.
Retrazioni (introflessione)
In questo caso si osserva un’introflessione dello stoma a forma d’imbuto, per cui il dispositivo non è più ermetico. La causa potrebbe essere un aumento di peso.
Stenosi (restringimento)
Lo stoma si restringe sempre di più, di conseguenza l’evacuazione delle feci potrebbe essere più difficile o risultare persino dolorosa.
Prolasso (dislocazione)
Se l’intestino sporge in fuori (per es. durante i movimenti intestinali) si parla di prolasso. Le dimensioni del fenomeno possono variare.
Emorragie
La mucosa dello stoma è ben irrorata di sangue e delicata, per cui può sanguinare leggermente anche a seguito di semplici stimoli meccanici. La mucosa può però sanguinare più intensamente se lei assume anticoagulanti o si sta sottoponendo a chemio e/o radioterapia.
Aumento/perdita di peso
A volte il dispositivo deve essere riadattato allo stoma.

URETEROCUTANEOSTOMIE

Interruzione del flusso urinario
Il cateterino potrebbe essere ostruito per la presenza di muco, coaguli o per una dislocazione dello stesso cateterino.
Dolore addominale o renale
Entrambi possono essere dovuti alla dislocazione del cateterino.
Se il dolore è maggiormente localizzato al rene, la causa potrebbe essere la risalita dell’urina (reflusso).
Febbre
Infezione locale, dislocazione cateterino. Dislocazione dei tutori Nel caso di una UCS, con la presenza dei cateterini, durante la sostituzione della placca o il cambio del sacchetto questi si potrebbero accidentalmente sfilare. Recarsi subito in pronto soccorso.

CHI MI PUO’ AIUTARE?

TU STESSO
Sarà impor tante il tuo desiderio di partecipare attivamente con noi nel percorso verso il recupero della tua piena autonomia.
Durante il periodo postoperatorio, potrai provare emozioni come sollievo, apprensione, paura e rabbia. Potrai temere di "non essere in grado" di fare alcune cose, questo sentimento all’inizio è comune a molte persone nella tua situazione. Potrà esserti d’aiuto parlarne con il tuo partner, la famiglia, gli amici, gli infermieri, gli stomaterapisti o a uno psicologo. Sii
gentile e paziente con te stesso e chiedi agli altri di esserlo con te.
LA TUA FAMIGLIA E GLI AMICI
I tuoi famigliari e le persone a te vicine possono assisterti :
− riconoscendo anch’essi che ci sono molte cose che devi imparare ed alle quali devi adattarti.
− accettare le tue reazioni a questa nuova situazione.
− dimostrarti che le altre persone (incluso lo staff medicosanitario) mostrano comprensione, ottimismo, incoraggiamento, gentilezza e disponibilità.
− incoraggiarti ad essere indipendente nel gestire lo stoma.
− incoraggiarti fortemente a ricercare un aiuto professionale se ne dovessi sentire il bisogno.
GLI INFERMIERI STOMATERAPISTI
L’infermiere stomaterapista è una figura sanitaria professionale che ha intrapreso una formazione per provvedere alle specifiche necessità delle persone stomizzate. L’infermiere stomaterapista può assisterti prima e dopo l’intervento chirurgico e fornirti cure e consulenza negli anni a venire.

LO PSICOLOGO

Lo psicologo può, attraverso percorsi di sostegno e interventi psicologici, aiutarti nell'adattamento alla malattia, a migliorare le strategie in tuo possesso per fronteggiare eventuali problemi e difficoltà e a gestire emozioni spiacevoli e negative come rabbia, tristezza e ansia. Tutto ciò con l'obiettivo di migliorare il benessere psicologico.
DOMANDE E RISPOSTE
 Sarò in grado di lavorare?
Sì, potrà tornare alla sua normale attività. Avrà bisogno di un adeguato periodo di convalescenza prima di intraprendere il lavoro. Inizi gradualmente e chieda consiglio al medico, infermiere stomaterapista o chirurgo. Essere portatore di stomia non le preclude nessun impiego.
 Sarò in grado di viaggiare?
Può viaggiare quanto vuole. Si ricordi solo di fare la scorta del materiale per la stomia (sacchetti, placche..). Tenga le scorte di una settimana nel bagaglio a mano. Attenzione, se viaggia in aereo, non porti nel bagaglio a mano forbici o materiale appuntito, ritagli prima le placche della giusta dimensione. Nei Paesi caldi può essere necessario cambiare più spesso la sacca o la placca protettiva.
 Riguardo la gravidanza?
Durante la gravidanza potrà avere bisogno di cure particolari. Avrà bisogno di fare domande e di assicurarsi che il medico comprenda la situazione. Dovrà discutere i metodi del parto con il suo ginecologoostetrico.
Per le pazienti portatrici di ILEOSTOMIA, la contraccezione orale potrebbe non essere totalmente efficace perché può non essere totalmente assorbita. Ne parli con il suo ginecologo.
Riguardo all’abbigliamento?
Prediligere un abbigliamento comodo con vestiti non troppo stretti.
Riguardo all’igiene personale?
Il bagno o la doccia, per i pazienti portatori di ILEOSTOMIA e UROSTOMIA, possono essere fatti con il presidio attaccato, mentre per i pazienti portatori di COLOSTOMIA la doccia può essere fatta senza indossare il presidio.
Sport e tempo libero?
Per condurre uno stile di vita sano si consiglia di compiere dell'attività fisica. Potrà continuare a praticare i suoi sport preferiti ad eccezione di quelli che potrebbero causare traumi a carico dello stoma come, ad esempio, lotta, boxe o arti marziali. La presenza della stomia non le impedirà di fare bagni al mare o in piscina, attualmente esistono sacchetti e minisacche, a seconda del tipo di stomia, perfettamente ermetici e resistenti all'acqua. Indossando un costume adatto (costume intero per le signore e boxer per i maschi) potrà godersi il sole sulla spiaggia senza che nessuno si accorga della sua stomia.
Esistono in commercio costumi da bagno appositamente studiati che dispongono di una tasca interna in cui è possibile alloggiare la sacca.
Sessualità e dimensione affettiva
Spesso, a causa della stomia, le persone si sentono poco attraenti e credono che persino il contatto fisico e i rapporti sessuali non siano più possibili. Tenga a mente che, nella maggior parte dei casi, si può condurre una vita sessuale soddisfacente. Occorre, certamente, confrontarsi con i professionisti che conoscono la sua situazione clinica per aiutarla a superare le eventuali difficoltà che incontrerà. Credere in se stessi, essere positivi e condividere i propri vissuti e difficoltà con le persone che ci stanno vicino può contribuire a migliorare il suo benessere psicologico. Il primo suggerimento generale è di continuare a praticare sempre una accurata igiene personale.
Carta internazionale dei diritti dello stomizzato
Essa recita che ogni portatore di stomia ha il diritto di:
• art.1. Ricevere preoperatoriamente informazioni circa i benefici derivanti all’intervento chirurgico, nonché notizie adeguate sulla possibilità di vivere con una stomia. Questo primo articolo, in parole semplici, riprende ciò che la legge definisce "consenso informato". E’ evidente, oltretutto, come sia definito importante il colloquio tra paziente ed operatori sanitari, affinché si stabilisca un rapporto di reciproca stima, base fondamentale per il futuro dello stomizzato.
• art.2. Avere una stomia ben confezionata e situata in una posizione appropriata in modo che possa essere adeguatamente gestita. In questo punto si definisce quanto sia importante l’esperienza professionale di chirurghi e stomaterapisti che cooperano per il bene del paziente. Si pone l’accento sia sulla tecnica chirurgica sia sull’approccio stomaterapico del disegno preoperatorio.
• art.3. Avere il supporto di esperti professionisti medici e stomaterapisti nel periodo pre- e post-operatorio sia in ospedale che nella comunità di appartenenza. Non solo qui si ribadisce il fondamento che gli operatori sanitari,
che assistono il portatore di stomia, siano competenti in materia, ma anche che tale competenza è da ricercarsi sia all’interno degli ospedali che presso le strutture sanitarie esterne.
• art.4. Ricevere una informazione completa ed imparziale sui prodotti per stomia disponibili nel proprio paese. In questo articolo è resa fondamentale l’imparzialità degli operatori sanitari che devono fornire indicazioni sui presidi, liberi da eventuali effetti di opportunità.
• art.5. Avere l’opportunità di scegliere il prodotto maggiormente soddisfacente fra quelli disponibili, senza pregiudizi o costrizioni di sorta. Garantire al portatore di stomia la libera scelta dei presidi fra quelli ritenuti idonei.
• art.6. Avere informazioni sulla propria associazione nazionale degli stomizzati e sui servizi ed aiuti che possono essere forniti.
• art.7. Aiutare ed informare le famiglie, gli amici e le persone di supporto per migliorare la qualità di vita degli stomizzati. In riferimento alla discussione sul segreto professionale, è obbligo degli operatori sanitari, che sanno quanto sia importante per lo stomizzato il supporto famigliare, chiedere al paziente il consenso alla partecipazione attiva dei famigliari e, in caso di diniego, spiegare e far capire che la famiglia è il pilastro sul quale lo stomizzato può ricostruire il proprio futuro.
Prima stesura: Bay Front Medical Centre Ostomy Fair – Florida – 1976
Ultima revisione: Seminario European Ostomy Association – Frankfurt – 03/05/2003

DECALOGO E CARTA DEI DIRITTI DELLO STOMIZZATO


IL DECALOGO DELLO STOMIZZATO


Sin dalla fase post-operatoria accetta con serenità le tue nuove condizioni di vita e considerati comunque fortunato

Abbandona da subito l’errore di isolarti dal mondo che ti circonda, appena puoi esci fuori casa e goditi la vita: è un tuo diritto

Apriti agli operatori sanitari esponendo le tue angosce ed i mille problemi quotidiani: è di vitale utilità

In qualsiasi situazione non perdere mai la calma e soprattutto la dovuta saggezza. A tutto c’è una soluzione

Anche se godi di ottima salute non trascurarti, un check-up diagnostico strumentale ogni due anni è necessario

Per la tua sicurezza igienica e relazionale almeno una volta l’anno frequenta il “Centro Riabilitazione enterostomale” della tua città o provincia, prevenire è meglio che curare

Se non hai problemi economici aiuta e sostieni i fratelli atomizzati poveri e bisognosi d’assistenza

L’associazione Italiana tra incontinenti e stomizzati (A.I.STOM.), è un punto di riferimento che tutela i “ diritti degli stomizzati”

LA CARTA DEI DIRITTI DELLO STOMIZZATO Lo stomizzato ha diritto di avere:

  • un consulto pre-operatorio


  • un adeguato supporto psicologico


  • una stomia ben posizionata, e funzionante un’assistenza infermieristica personalizzata


  • un’assistenza specialistica da parte del chirurgo, dell’infermiere e enterostomista


  • l’addestramento per il self-care


  • l’informazione sui presidi stomali e sulle modalità di approvvigionamento


  • l’informazione sui diritti sociali e sanitari che la legislazione presente prevede


  • un’assistenza ospedaliera, ambulatoriale, domiciliare multidisciplinare a tutela della sua qualità di vita (Redatto dal “BAY FRONT MEDICAL CENTER OSTOMY FAIR “ FLORIDA 1976)


CONSIGLI PER RAGGIUNGERE UN LIVELLO
ADEGUATO DI CURA DI SE’


Per ridurre al minimo le alterazioni dell’immagine corporea
Abbigliamento

Come devo vestirmi? Non esistono limitazioni particolari nella scelta dell’abbigliamento. Grazie a dispositivi di raccolta di dimensioni ridotte e dal profilo piatte è possibile indossare quello che si vuole, anche il costume da bagno. L’unica precauzione riguarda le fibre: sono da preferire quelle naturali, come il cotone, e la lana, a quelle artificiali, che se indossate a contatto con lo stoma, potrebbero irritarlo. Evitare indumenti troppo aderenti per non comprimere le pareti dello stoma.
Cosa posso fare nel tempo libero?

La stomia non è un handicap, né impone limitazioni allo svolgimento delle normali attività quotidiane come lavorare, passeggiare, giocare, in una parola vivere…!

Gli sport sconsigliati sono quelli che implicano competizione violente. Praticare il moto, fare palestra, equitazione, ciclismo, non possono che giovare all’umore. Riguardo all’esposizione al sole, proteggersi con creme, non esporsi nelle ore troppo calde, bere molto nel corso della giornata. E’ necessario usare dispositivi per stomia sicuri e resistenti al caldo e all’acqua Per chi viaggia è opportuno organizzarsi in anticipo portando con sé un kit composto da:
Dispositivi di raccolta

  • Fazzoletti imbevuti d’acqua Forbici piccole

  • Sacchetti di plastica o carta per l’eliminazione del dispositivo di raccolta

  • Scorte di prodotto

  • Medicine usate quotidianamente nel caso fosse difficile reperirle


Sarà utile informarsi, prima di partire, dell’assistenza e della possibilità
di rifornirsi dei presidi usati nel paese che si visita.

LEGISLAZIONE
Gli ausili protesici


Hanno diritto a tali ausili i soggetti ileo-colostomizzati e urostomizzati, previa presentazione di certificazione medica, redatta dallo specialista del SSN, che indica i dispositivi necessari ed appropriati, per il periodo intercorrente fino alla successiva visita di controllo, per in periodo non superiore ad un anno. La prescrizione tiene conto della necessità di verificare l’adattabilità del paziente allo specifico dispositivo prescritto. Per ottenere gli ausili l’interessato deve consegnare all’ufficio Riabilitazione della propria ASL:

l modulo compilato e sottoscritto dal medico certificato di residenza (autocertificazione)
fotocopia del verbale della commissione medica per l’invalidità civile, che attesta il grado di invalidità.
La ASL deve pronunciarsi sulla richiesta che autorizzi la fornitura entro 20 giorni. In caso di silenzio l’autorizzazione alla prima fornitura si intende concessa.
La gratuità dell’ausilio protesico e della scelta del tipo o modello sono applicati con autonomia decisionale propria di ciascuna regione, nonc’è omogeneità di tali prestazioni assistenziali nel territorio nazionale.
Durante il ricovero ospedaliero le ASL forniscono gratuitamente i presidi, in tal caso il diritto di scelta non è previsto.
Presidi per i portatori di colostomia
Fornitura mensile: (se il paziente non esegue l’irrigazione)
Monopezzo 60 sacche al mese Due pezzi: 10 placche e 60 sacche 2 tubi di pasta protettiva

Nel caso il paziente esegua l’irrigazione, la fornitura mensile è di:
5 placche
30 sacche
2 tubi di pasta protettiva
15 sacche da irrigazione
1 irrigatore( ogni 6 mesi)
Presidi per i portatori di ileostomia Fornitura mensile:
Due pezzi:15-placche-90 sacche Mono pezzo: 90 sacche
2 tubi di pasta protettiva Riconoscimento del grado di invalidità
Dopo l’intervento chirurgico presentare alle ASL DI RESIDENZA:
Richiesta in carta semplice di visita da parte della commissione medica per l’invalidità civile, allegare alla richiesta: la cartella clinica completa di lastre, ecografie, certificazioni pre e post operatorie, relazione medica che evidenzi la peculiarità della patologia

Lo stomizzato in piena attività lavorativa, può beneficiare delle 2 ore di permesso giornaliero o di 3 giorni mensili retribuiti, che saranno utilizzati per recarsi a casa nell’arco della giornata, per provvedere alla sostituzione della sacca.
Assistenza domiciliare integrata

I soggetti interessati sono persone non autosufficienti, ultrasessantacinquenni dimessi dalle strutture ospedaliere o RSA, appartenenti a un nucleo familiare non in grado di prendersi cura o garantire intervento di tipo assistenziale. Documentazione richiesta:
Richiesta di intervento (fac-simile presso i distretti sanitari , medico di medicina generale oppure
dall’assistente sociale del comune o direttamente dal coordinatore dell’unità operativa)
Servizi offerti: igiene della persona o del suo spazio vitale, prestazioni mediche,infermieristiche riabilitative. Esenzione ticket per patologia neoplastica
Soggetti affetti da patologie neoplastiche maligne e da tumori di comportamento incerto. Codice identificativo: 048 Si ha l’esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria correlata a ciascuna malattia.
Esonero dall’uso della cintura di sicurezza
Il nuovo codice della strada prevede che tutti gli stomizzati, se richiesto possano essere esentati dall’obbligo di indossare la cintura di sicurezza.
L’esenzione va richiesta alla commissione medica provinciale patenti di guida. La commissione dopo la visita medica rilascia apposita esenzione scritta.
La patente speciale e le agevolazioni fiscali

Il Decreto 285/92, al comma 5 dell’art.116/a “recita” … i mutilati ed i minorati fisici, anche se affetti da minorazioni, possono ottenere la patente speciale delle categorie A,B,C,D. Le limitazioni devono essere riportate sulla patente e devono precisare quale sia prescritta e/o quale tipo di adattamento sia richiesto sul veicolo. Essi non possono, comunque guidare i veicoli in servizio di piazza, di noleggio con conducente per trasporto di persone o in servizio di linea, le autoambulanze, nonché i veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose”.Lo stomizzato, per ottenere una guida sicura, abbisogna di un “sedile anatomico personalizzato”, ne consegue che ha diritto ad ottenere le agevolazioni economiche previste dalla legge. Per ottenere la patente speciale bisogna presentare domanda in bollo alla commissione medica provinciale patenti di guida allegando:

• la ricevuta del versamento in c/c (Tesoreria Provinciale Tesoro)
• le fotocopie della documentazione clinica
• il certificato di residenza (o autocertificazione) in carta semplice;
• una foto formato tessera

Se riconosciuta la patente speciale per gli stomizzati ha validità biennale o triennale.

La patente speciale con la modifica regolarmente trascritta, dà diritto a: riduzione dell’aliquota IVA al 4% (ogni 4 anni) per l’acquisto di autovetture fino a 2000 cc; le ASL contribuiscono alla spesa per la modifica del sedile nella misura del 20%


















 
 
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