Il vomito. Assistenza al paziente che vomita - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Il vomito. Assistenza al paziente che vomita

Procedure OSS > Bisogno di alimentazione

Il Vomito

Il vomito
è un disturbo abbastanza frequente che consiste nell'espulsione violenta dalla bocca del cibo contenuto nello stomaco, mediante compressione addominale ( diaframma e muscoli addominali).

Cause
Nausea e vomito sono la manifestazione di un malessere provocato da tossinfezioni da alimenti avariati o contaminati, quantità eccessiva di cibo ingerito, infezioni batteriche o virali, intolleranze alimentari, chemioterapia ecc.... Anche i forti shock emotivi, l’ansia e lo stress possono provocare il vomito. I farmaci contro il vomito, chiamati anche antiemetici, agiscono semplicemente inibendo l'attività del centro del vomito.

Fase pre-eiettiva: Nausea- Conati
La nausea è una sensazione che si manifesta a ondate e a volte precede il vomito,  è uno stato di malessere con una sensazione di sofferenza generale. Il paziente è ipoteso e tachicardico, manifestando aumento della salivazione e pallore.
I conati di vomito sono dovuti alla contrazione della muscolatura respiratoria e precedono o accompagnano il vomito. La persona respira a bocca chiusa, è bradicardica tende ad espandere il torace.

Fase eiettiva: Vomito
Il vomito è il risultato di un complesso meccanismo, regolato da una ''centralina di comando'' "Centro del vomito" collocata in una particolare zona del cervello.Il vomito comporta la perdita di acqua e minerali quali sodio, cloro, potassio. Un solo episodio di vomito non comporta perdite rilevanti, ma se tali episodi ricorrono frequentemente è indispensabile l'intervento del medico per ripristinare l'acqua e i sali persi.
Un vomito persistente  determina anche altri problemi:
- denutrizione, poiché impedisce una normale alimentazione;
- emorragia da lacerazione del rivestimento interno "la mucosa" dello stomaco;
- soffocamento e polmoniti (se il vomito è aspirato nelle vie respiratorie), nelle persone con uno stato di incoscienza , come dopo un incidente stradale o un intervento chirurgico.
Se l'infortunato non è cosciente, il vomito può ostruire le vie aeree e portare al soffocamento. Questo pericolo si può evitare ponendo il soggetto in  posizione laterale di sicurezza.

Fase post- eiettiva: Debolezza e sonnolenza
Se attraverso il vomito si è eliminata anche la causa  che lo ha indotto  subentra un periodo di stanchezza e di rilassamento
Tipi di vomito: Centrale  e periferico
Vomito centrale si manifesta a getto, senza avere nausea e non è legato al momento del pasto. Le cause possono essere traumi cranici, tumori cerebrali, emorragie cerebrali o anche per acidosi diabetica, insufficienza epatica grave.
Vomito periferico si manifesta con conati e vomito.
Il vomito può avere molte cause, alcune delle quali sono evidentemente legate ad una funzione di difesa dell'organismo: in caso di ingestione di sostanze pericolose o di corpi estranei l'organismo cerca, tramite il vomito, di eliminare ciò che può essere nocivo.

Il vomito si accompagna spesso ad alcuni disturbi dell'apparato digerente (gastroenterite, ulcera, occlusione intestinale, alterazioni della motilità gastro-intestinale, ecc)., ma può anche essere causato da infezioni da batteri e virus. Nei bambini è provocato a volte dalla presenza di una elevata quantità di acetone nel sangue.
Il vomito è molto frequente durante gravidanza, soprattutto nei primi mesi; è un classico disturbo che si verifica nei soggetti affetti di mal di movimento o cinetosi (mal d'auto, di treno, di mare), o in coloro che presentano disturbi al sistema di controllo della posizione del corpo nello spazio.
Il vomito può comparire anche a seguito di stimoli dolorosi o di emozioni violente, oppure dopo un intervento chirurgico.

Assistenza alla persona che vomita

Materiale occorrente
Bacinella o cestino catramato.
Guanti monouso.
Materiale per l’igiene della persona.
Cambio vestiario del paziente.
Cambio biancheria da letto.
Materiale per l’igiene del cavo orale.

Scopo e obiettivi dell’assistenza


Se il paziente vomita i provvedimenti da mettere in atto sono :
Preparare velocemente tutto l’occorrente,: un recipiente per la raccolta del vomito, teli protettivi, fazzoletti di carta;
Indossare i guanti di protezione ;
Far assumere la posizione seduta, semiseduta o, se non possibile, il decubito laterale per far sì che il materiale liquido rimasto in bocca non vada nella vie aere;
Far vomitare il paziente direttamente nel recipiente  o nel telo in modo da poter raccogliere e osservare il materiale espulso.
Osservare il materiale vomitato, e se necessario conservarlo per essere ispezionato dal personale medico.
Consentire al paziente l’igiene del cavo orale, del viso e delle mani.
Quindi li possiamo riassumere così:
Rispondere prontamente al bisogno della persona e identificare il livello di coscienza del paziente
Evitare l'inalazione del contenuto gastrico e quindi del vomito.
Assicurare il benessere al paziente facendo l’igiene della persona e il confort ambientale
Collaborare nell'integrare le perdite idroelettrolitiche
Collaborare a garantire un apporto alimentare e monitorare il peso corporeo
Comunicare all'infermiere la modalità di espulsione, la frequenza, la quantità, le caratteristiche, l'odore, i parametri vitali, come si sente il paziente e come si presenta.



Indicazioni
Assistenza ai pazienti non autosufficienti, in particolare in stato di incoscienza.
Assistenza ai pazienti nella fase post operatoria, dopo anestesia.
Collaborare con l’infermiere durante l’assistenza e la rilevazione delle caratteristiche del vomito.

Tecnica di esecuzione
Paziente cosciente
Procurarsi al più presto la bacinella o il cestino catramato e teli per proteggere il letto.
Indossare i guanti.
Posizionare il paziente su un fianco laterale di sicurezza, se non può stare seduto.
Invitare il paziente a rimanere tranquillo e fargli fare dei respiri profondi.
Se paziente post operatorio cercare di contenere la ferita durante i conati di vomito.
Aiutare il paziente nell’eseguire l’igiene della bocca .
Aiutare il paziente nell’igiene personale e nel cambio biancheria personale se necessario.
Cambiare biancheria del letto se sporca.
Controllare quantità e aspetto del vomito.
Lavarsi le mani.
Riordinare e riposizionare l’unità del paziente.
Arieggiare la stanza.
Provvedere allo smaltimento del materiale emesso nei rifiuti patologici, (speciali).

Paziente non cosciente.
Indossare i guanti.
Sollevare leggermente la testa del paziente e girarla di lato per evitare che il vomito occluda le vie respiratorie.
Salvo controindicazioni mettere il paziente in posizione laterale di sicurezza.
Sistemare un telo o cestino catramato per proteggere la persona e il letto.
Predisporre il materiale per eventuale aspirazione del liquido dalla bocca.
Provvedere all’igiene della persona e al cambio biancheria personale del paziente.
Provvedere al cambio biancheria del letto.
Eseguire un’accurata igiene del cavo orale.
Riposizionare il paziente in decubito laterale, salvo controindicazioni e mettere un telo di protezione sotto il viso, nel caso si pensi che l’episodio si possa riverificare.
Controllare aspetto e quantità del vomito.
Riordinare la stanza e riposizionare unità del paziente. Arieggiare il locale.
Provvedere allo smaltimento del materiale emesso nei rifiuti patologici, (speciali).

Comunicazioni.
Riferire al personale sanitario.
Quantità e aspetto del vomito:
A fondi di caffè, materiale granulare di colore scuro.
Vomito nero, vomito costituito da sangue digerito.
Vomito rosso vivo, vomito contenete sangue non digerito.
Vomito di colore giallastro o verdastro, contenete succhi biliari.
Cibo non digerito.
Privo di odore.
Odore aspro.
Liquido.
Contenete muco o pus.

Comunicare all’infermiere come avviene l’espulsione del vomito:
Se preceduto da nausea.
A getto, il materiale viene bruscamente proiettato fuori dalla bocca può non essere preceduto da nausea.
Vomito asciutto, conati di vomito con sola emissione di gas.
Vomito gravidico, che insorge specialmente nelle prime ore del mattino.











COLLABORAZIONE CON L’INFERMIERE NELL’ISOLAMENTO DEL PAZIENTE

OBIETTIVI:
- Proteggere l’utente dal rischio di infezioni nosocomiali
- Evitare che un utente contagioso trasmetta germi patogeni all’ambiente ed ad altri utenti

INDICAZIONI:
Su indicazioni dell’infermiere e del medico
- Persona altamente contagiosa
- Persona immunocompromessa e/o a rischio di infezione
N.B. le vie di trasmissione delle infezioni sono:
- Aerea es. ( T.B.C. , varicella , morbillo)
- Sangue es.( epatite C-B-H.I.V.)
- Orofecale (salmonella, scabbia )
- Cutanea (pediculosi)

MATERIALE:
- Camera singola
- Camici monouso
- Mascherine
- Copricalzari
- Guanti
- Contenitori rifiuti e/o biancheria infetta

TECNICA:
- Il materiale di protezione deve essere posto presso la porta d’accesso della stanza
d’isolamento
- Entrare nella stanza con i presidi di protezione elencato cercando di organizzare e
raggruppare le prestazioni
- Lavarsi le mani prima e dopo essere venuti a contatto con la persona in isolamento
- Limitare le visite ed informarle dei presidi necessari da utilizzare per accedere alla stanza,
sorvegliando circa il loro rispetto. Limitare l’introduzione di oggetti personali
provenientidall’esterno e portati dai visitatori
- L’OSS deve occuparsi del ripristino e riordino dei presidi monouso e dell’ adeguato
smaltimento degli stessi
- E’ raccomandato un cambio giornaliero della biancheria del letto della persona

IMPORTANTE
- Importante ricordare che l’ efficacia della mascherina è al massimo di 3 ore e comunque va
cambiata se si bagna
- Eventuale osservanza di schema dietetico apposito per pazienti immunodepressi (vedi dieta)


 
 
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