Mobilizzazione in sicurezza - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Mobilizzazione in sicurezza

Procedure OSS > Bisogno di mobilizzazione

MOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE NON COLLABORANTE



POSIZIONAMENTO NEL LETTO




ROTAZIONE IN DECUBITO LATERALE

per pazienti particolarmente pesanti sono necessari 2 operatori

suddividere l’operazione in diverse sequenze posturali

l’operatore amplia la base d’appoggio e flette le ginocchia

Cosa fare:

Posizionare il paziente con le gambe incrociate e mani sull’addome;

Effettuare la rotazione del paziente mantenendo un piede avanti ed uno dietro, flettere le ginocchia, afferrare il paziente al bacino e dietro la spalla


Cosa non fare:

non tenere le gambe dritte ed unite

non flettere solo la schiena

non afferrare il braccio del paziente


SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO

Cosa fare

Per effettuare questa operazione occorrono sempre 2 operatori.

Lo spostamento verso il cuscino va scomposto in due fasi:

FASE 1

Gli operatori si posizionano lateralmente e di fronte al paziente portando gli arti inferiori in affondo laterale e ponendo il dorso della propria mano a livello della scapola del paziente.


Per portare il paziente in posizione seduta gli operatori consensualmente estendono gli arti inferiori aiutandosi anche con l’arto superiore poggiato sul letto.

FASE 2

Il paziente ora è in posizione seduta, a questo punto ogni operatore deve:

posizionare un ginocchio sul letto (dietro il bacino del paziente)

appoggiare la propria spalla dietro la spalla del paziente

afferrare entrambi gli arti superiori del paziente con la presa crociata

per spostare il paziente la spinta deve essere effettuata con gli arti inferiori

Gli operatori sollevano il paziente facendo forza sugli arti inferiori e sul braccio libero.


La presa crociata consente di tenere il peso vicino al corpo, si utilizza solo con pazienti non collaboranti, non induce compressioni o stiramenti delle strutture osteoarticolari del paziente e permette un corretto controllo dello stesso.

Cosa non fare:

non afferrare il paziente sotto le ascelle

non flettere la schiena tenendo i propri arti inferiori  diritti

non spostare il paziente da soli


5.2 PASSAGGIO LETTO – CARROZZINA


Questo trasferimento va eseguito prioritariamente con sollevatore, ove non è presente sono necessari almeno 2 operatori e per i pazienti pesanti 4 operatori.

La carrozzina deve avere i braccioli estraibili e lo schienale basso.

Il paziente  non deve essere afferrato sotto le ascelle.
L’operatore deve evitare di flettere e/o ruotare la schiena.

Il trasferimento va scomposto in più fasi:



I^ FASE mettere paziente seduto

II^FASE un operatore si posiziona dietro il paziente ed effettua da solo la presa crociata tenendo un ginocchio sul letto.


OPERATORE A sostiene il paziente posizionandosi dietro la sua schiena, appoggia un ginocchio sul letto ed effettua da solo una presa crociata

OPERATORE B posiziona la carrozzina accanto al letto, dopo aver estratto il bracciolo dal lato letto. Si posiziona di fronte al paziente afferrandone gli arti inferiori sotto le ginocchia.

La spinta verso la carrozzina viene effettuata in modo sincrono sfruttando la forza degli arti inferiori.


5.2.1 ESEMPIO PRATICO: PASSAGGIO LETTO CARROZZINA PAZIENTE NON COLLABORANTE


Raccomandazioni:

Nell’esecuzione delle operazioni di movimentazione avere cura di mantenere le ginocchia flesse e la schiena dritta, per evitare di sovraccaricare il rachide.

E’ necessaria la presenza di due operatori .


Step 1

Sistemare la carrozzina vicino al letto, togliendo il bracciolo estraibile corrispondente al lato del letto. La carrozzina deve essere frenata.

Step 2

I due operatori si posizionano uno all’altezza delle gambe del paziente, l’altro all’altezza della testa.


Step 3

Far mettere il paziente a braccia conserte e portarlo il in posizione semiseduta sul letto.

Step 4

L’operatore posto all’altezza della testa poggia il ginocchio sul letto in modo da poter cingere da dietro il paziente ed effettuare la presa crociata (infilando le braccia sotto le ascelle e afferrando le braccia del paziente).

Step 5


L’altro operatore afferra le gambe del paziente all’altezza delle ginocchia.


Step 6

Entrambe gli operatori all’unisono sollevano il paziente e lo portano sulla carrozzina

PASSAGGIO CARROZZINA /LETTO


I^ FASE posizionamento sul letto dei piedi del paziente

II^FASE
stessa presa e movimenti degli operatori indicati


per il trasferimento letto/carrozzina.


TRASFERIMENTO


° OPERATORE A solleva il paziente facendo leva sul ginocchio appoggiato sul letto


°OPERATORE B piegandosi sulle


ginocchia sostiene gli arti inferiori del paziente

PASSAGGIO LETTO-CARROZZINA E VICEVERSA CON SOLLEVATORE


Operazione indicata per pazienti che sono in grado di controllare il tronco e/o di mantenere la posizione seduta per tempi prolungati.

Si deve informare il paziente sulle operazioni da compiere per effettuare i trasferimenti:

sistemare il sollevatore a fianco del letto

ruotare il paziente sul fianco

collocare l’imbracatura sopra il capo,sopra la spalla e distenderla verso la parte sacrale,avendo cura che non superi la base della colonna vertebrale

ruotare il paziente sull’altro fianco ed estrarre l’imbracatura rimettere il paziente supino

inserire le parti inferiori dell’imbracatura sotto le cosce del paziente ed estrarle poi dall’interno posizionare il sollevatore con la base sotto il piano rete del letto e ruota la barra di sollevamento in modo che l’impugnatura per il posizionamento sia rivolta verso gli arti inferiori del paziente abbassare orizzontalmente la barra di sollevamento sino alla zona addominale del paziente e procedere all’aggancio dei due punti superiori e inferiori dell’imbracatura afferrare l’imbracatura della barra di sollevamento,ruotarla e posizionare il paziente in asse con il piantone trasferire il paziente in zona operativa

abbassare il paziente sino al sedile,in modo che il bacino vada a contatto con il fondo della seduta sino ad ottenere un allentamento dell’imbracatura nella zona di aggancio

sganciare l’imbracatura a livello di una spalla, prima da una parte e poi trasferirsi dall’altra parte e completare l’operazione estraendo l’imbracatura.



POSIZIONAMENTO IN CARROZZINA


Se il paziente seduto in carrozzina è scivolato in avanti:



NON
afferrarlo sotto le ascelle



NON
eseguire da soli questo spostamento perché può essere pericoloso  per il paziente e per la schiena dell’operatore.

Per eseguire correttamente questa movimentazione occorrono 2 operatori.



OPERATORE A

afferra gli arti superiori del paziente con presa crociata

-appoggia un ginocchio dietro lo schienale mantenendolo piegato

solleva di poco il paziente mentre…

OPERATORE B

afferra le ginocchia del paziente in posizione accovacciata

spinge il bacino del paziente verso lo schienale.



TASFERIMENTO LETTO/BARELLA MANUALE

Se il trasferimento deve essere fatto manualmente occorre:

Letto o barella regolabile in altezza + telo ad alto scorrimento(anche per paziente pesanti).


Manovre manuali corrette eseguite con 3 operatori, barella o letto a 90^ con paziente leggero. Un quarto operatore è necessario per lo spostamento degli accessori di assistenza (flebo, drenaggi, ecc.).

1° FASE

SPOSTARE IL PAZ. SUL BORDO DEL LETTO appoggiando un ginocchio sul letto ed utilizzando il telo a scorrimento.

2° FASE

SOLLEVARE E TRASFERIRE IL PAZIENTE


 

OPERATORE A afferra il paziente attorno alle spalle e non sotto le ascelle

OPERATORE B afferra il paziente a livello del bacino

OPERATORE C afferra il paziente sotto le ginocchia

Nel sollevare e nell’adagiare di nuovo il paziente gli operatori devono flettere le gambe.

Se gli spazi non permettono il corretto posizionamento della barella o in caso di paziente particolarmente pesanti si può fare il trasferimento letto/barella per trascinamento utilizzando la tavola e/o il telo ad alto scorrimento.



TASFERIMENTO LETTO/BARELLA CON AUSILI MINORI(TELO AD ALTO SCORRIMENTO E TAVOLA AD ALTO SCORRIMENTO).

Per effettuare questo trasferimento sono necessari 2 operatori.

OPERATORE A fa ruotare il paziente sul fianco

OPERATORE B posiziona sopra il letto il telo o la tavola ad alto scorrimento

OPERATORE A fa ruotare nuovamente il paziente in posizione supina sul telo o tavola a scorrimento

OPERATORE A e OPERATORE B in azione simultanea spostano il paziente sulla barella (un operatore spinge mentre l’altro tira verso sé).


TRASFERIMENTO LETTO-BARELLA CON SOLLEVATORE


Questo trasferimento riguarda unicamente i pazienti NON collaboranti.

E’ preferibile utilizzare sempre sollevatori meccanici adeguati, eventualmente anche ad imbragatura.

Sono necessari due operatori.

OPERATORE A fa ruotare il paziente  sul fianco.

OPERATORE B posiziona sopra il letto il piano del sollevatore.

OPERATORE A fa ruotare nuovamente il paziente in posizione supina sopra il piano del sollevatore.


SOLLEVAMENTO DEL PAZIENTE CADUTO A TERRA

In tale eccezionale eventualità deve essere utilizzato sollevatore adeguato a barella o ad imbragatura.

Le manovre manuali solo per pazienti leggeri con almeno 2 operatori.

Lo spostamento manuale va scomposto in 3 fasi:

FASE 1:

OPERATORE A posizione accovacciata, solleva il tronco del paziente con presa crociata

OPERATORE B posizione accovacciata, afferra gli arti inferiori del paziente da dietro le ginocchia.



FASE 2:

OPERATORE A e B mantenendo i piedi divaricati sollevano il paziente utilizzando la forza delle loro gambe.

FASE 3:

OPERATORE A E B dirigono il paziente direttamente sul letto, nell’adagiarlo flettono le gambe.

MOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE


Gerarchia d’azione per la riduzione del rischio al rachide:

Analisi dei principali trasferimenti

Suddivisione movimento in sequenze posturali

Sfruttare la capacita di movimento residua invitandolo a collaborare con precise richieste

Ausiliare solo le manovre che il paziente ”non riesce a fare”

basta un solo operatore

Eventuale utilizzo cintura


POSIZIONAMENTO NEL LETTO


ROTAZIONE IN DECUBITO LATERALE

Esempio paziente EMIPLEGICO/EMIPARESI

PAZIENTE:

afferra la mano plegica intrecciando le dita

flette il ginocchio sano

sposta l’arto superiore plegico ottenendo anche la rotazione delle spalle

OPERATORE:

flette il ginocchio plegico


aiuta la rotazione del bacino



Esempio paziente ANZIANO ALLETTATO


PAZIENTE:

flette un arto inferiore

ruota la spalla e il ginocchio verso il lato opposto OPERATORE:

aiuta la rotazione ponendo una mano sotto il bacino e dietro la spalla del paziente


SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO


Esempio paziente EMIPLEGICO/EMIPARETICO PAZIENTE:

flette il ginocchio sano

spinge con gli arti superiori ed inferiori sani verso il cuscino


OPERATORE:

flette l’arto plegico del paziente

appoggia il proprio ginocchio sul letto

pone una mano sotto il bacino e l’altra sotto la spalla

aiuta la spinta del paziente verso il cuscino

Esempio paziente ANZIANO ALLETTATO


PAZIENTE:

flette entrambi gli arti inferiori

solleva il bacino spingendo sui piedi

spinge verso il cuscino OPERATORE:

aiuta lo spostamento appoggiando le mani sotto le spalle del paziente

se occorre appoggia un ginocchio sul letto


PER IL PAZIENTE PARAPLEGICO OCCORRONO AUSILI AL LETTO ES. TRIANGOLO.

PROCEDURA PER IL TRASFERIMENTO MANUALE DEL PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE DAL LETTO ALLA CARROZZINA.


Per eseguire questo spostamento è sufficiente un operatore.

E’ necessario un secondo operatore solo per posizionare in tempi coordinati la carrozzina dal lato sano del paziente. Scomporre lo spostamento in 3 fasi:


I FASE posizionare la carrozzina e poi il paziente da supino a seduto sul letto, gambe fuori dal letto.

II FASE da seduto sul letto (gambe fuori) a seduto sul bordo del letto.

III FASE da bordo del letto a stazione eretta poi a sedere in carrozzina guidando il movimento con la cintura con maniglie






Esempio paziente EMIPLEGICO in cui è ancora carente l’ utilizzo dell’ emisoma sano. Da seduto può verificarsi lateropulsione e/o retropulsione. In stazione eretta ha una base d’appoggio molto ridotta su un solo piede e quindi scarso equilibrio. Può esserci afasia, empianopsia.


E’ necessario il 2° operatore solo per coordinare il posizionamento della carrozzina


PAZIENTE:

infila il piede dell’arto sano sotto la caviglia di quello plegico;

si mette seduto spingendosi con l’arto superiore sano

OPERATORE:

guida lo spostamento degli arti

guida la rotazione del cingolo scapolo-omerale ponendo una mano dietro la spalla plegica

esegue l’operazione flettendo le ginocchia e mettendo gli arti inferiori divaricati


TRASFERIMENTO NELLA CARROZZINA


PAZIENTE:

porta in avanti le spalle

si mette in piedi facendo forza sull’arto sano

si gira facendo piccoli passi

afferra il bracciolo dal lato sano e si siede

OPERATORE:

con la mano dal lato plegico del paziente afferra i pantaloni o meglio la cinta con maniglie;


afferra fra le proprie gambe il ginocchio plegico offrendogli sostegno;

con l’altra mano sul dorso del paziente ne guida il movimento;

frena e guida la discesa verso la carrozzina (cinta con maniglie).


ESEMPIO PRATICO: PASSAGGIO LETTO CARROZZINA PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE


Raccomandazioni:

Nell’esecuzione delle operazioni di movimentazione avere cura di mantenere le ginocchia flesse e la schiena dritta, per evitare di sovraccaricare il rachide.

La manovra può essere effettuata da 1 operatore .

Step 1

Sistemare la carrozzina/comoda accanto al letto. La manovra risulterà più agevole posizionando la carrozzina in modo da formare con il letto un angolo di circa 30 ° .

La carrozzina deve essere frenata.

Step 2

Spiegare al paziente come lo porteremo sulla carrozzina e come dovrà collaborare con noi.



Step 3


Aiutare il paziente a mettersi in posizione seduta sul letto, portandone fuori dal letto le gambe.

Step 4

Invitare il paziente ad afferrare il bracciolo più lontano della carrozzina.


Step 5

Avvicinarsi al paziente poggiando le proprie ginocchia contro quelle del paziente , in modo da sostenere i piedi quando toccheranno il pavimento.

Step 6

Sostenere il paziente ponendo le braccia al di sotto delle ascelle.

Step 7

Il paziente poggia i piedi , si fa forza con la mano poggiata sulla carrozzina mentre noi ne guidiamo il movimento e lo portiamo a sedersi sulla carrozzina.

Step 8

Sfrenare la carrozzina e procedere al trasporto del paziente.

REGOLE PER LA CORRETTA ESECUZIONE DI AZIONI DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI


Privilegiare i passaggi da piano a piano in cui lo spostamento verticale del carico sia minore;

Effettuare il sollevamento dei carichi più pesanti richiedendo l’ausilio di un altro operatore;

Allargare i piedi per aumentare la base di appoggio e utilizzare calzature che garantiscano una buona adesione dei piedi al suolo;

Afferrare il peso con entrambe le mani e tenerlo vicino al corpo durante il trasporto;

Quando è possibile , ripartire il peso sulle braccia ed evitare di sbilanciarsi su un lato;

Nel caso in cui si sollevi il carico da terra :

Piegare le ginocchia e non la schiena (in modo da NON fare perno sulle vertebre lombari) e tenere il carico più vicino possibile al corpo, afferrandolo con entrambe le mani; Nel caso in cui si debba spostare il peso lateralmente (es. dopo aver sollevato il peso da terra lo stesso viene deposto su un carrello posizionato a lato), voltarsi lateralmente con tutto il corpo, facendo due passi in più, se necessario, senza effettuare torsioni con il busto. Il peso deve essere sempre tenuto vicino al corpo;

Nel caso in cui si debba collocare un oggetto in alto, usare una scaletta con gradini a pedata larga e superficie antisdrucciolo, evitare di sollevarsi sulla punta dei piedi

(ciò può causare perdita dell’equilibrio), evitare di inarcare la schiena all’indietro (ciò potrebbe danneggiare le vertebre lombari), evitare di sostenere il peso sulla
punta delle dita (una presa non sicura può far cadere l’oggetto).


NORME PER LA CORRETTA ESECUZIONE DIAZIONI TRAINO SPINTA


8.1 SPINTA DI UN CARICO

Si presume di operare con letti/barelle di nuova generazione

Se devi spostarti nella stanza utilizza sempre lo sblocco di tutte e quattro le ruote;


Se devi spostarti nei corridoi utilizza sempre le ruote direzionali; (blocca le ruote anteriori e mantieni


libere quelle posteriori);


Se ad altezza variabile, posiziona il piano rete in prossimità della tua zona addominale (zona di massima sicurezza);


Se ad altezza fissa adegua la tua zona addominale all’altezza del piano rete flettendo le ginocchia al momento della partenza;


Posizionati sempre dal lato dei comandi;


Esegui una buona presa della barra su cui eserciterai la spinta, posiziona il pollice in opposizione alle dita e mantieni i polsi in asse;

Mantieni i gomiti aderenti al corpo;


Posiziona gli arti inferiori, uno avanti all’altro;


Contrai gli addominali prima di partire;


Mantieni la schiena in asse;


Inizia la spinta trasferendo il peso del corpo sulla gamba anteriore leggermente flessa



NB - Non eseguire movimenti bruschi . Evita la cifotizzazione del tronco.

TRAZIONE DI UN CARICO: LETTO AD ALTEZZA VARIABILE O FISSA

Posizionati a fianco del letto;


Effettua la presa della parte tubolare della testiera con il pollice in opposizione alle dita;


Mantieni sempre il gomito vicino al tronco, evitando di estenderlo;


Contrai gli addominali;


Determina lo spostamento del letto con gli arti inferiori.


ESECUZIONE DI UNA CURVA O SUPERAMENTO DI UN OSTACOLO

In prossimità di una curva allarga la base di appoggio;


Direziona il letto trasferendo il tuo peso sull’arto inferiore esterno alla curva;


Mantieni la presa della mano con il gomito sempre vicino al tronco;


Per superare un ostacolo l’operatore che esegue il traino si dispone frontalmente al collega fino al superamento dell’ostacolo.


NB - Non eseguire movimenti bruschi.
Evita l’inclinazione e la torsione del tronco

SUPERAMENTO DI UN GRADINO D’ALTEZZA INFERIORE AD 1 CM INGRESSO ASCENSORE) O ATTRAVERSAMENTO DI PORTE STRETTE CON LETTI O CARRELLI CHE OFFRONO RESISTENZA ALL’AVVIO


Allinea le ruote anteriori corrispondenti alla direzione di spinta del mezzo e/o inserisci il blocco direzionale delle stesse;


Esegui una buona presa delle mani, posiziona il pollice in opposizione alle dita e mantieni i polsi in asse;


Mantieni i gomiti aderenti al corpo;


Posiziona gli arti inferiori, uno avanti all’altro;


Contrai gli addominali prima di partire;



Mantieni la schiena in asse;


Se devi spingere inizia la spinta trasferendo il peso del corpo sulla gamba anteriore leggermente flessa;


Se devi tirare inizia il traino trasferendo il peso del corpo sulla gamba posteriore leggermente flessa.

NB - Esegui preferibilmente il trasporto in coppia. Se sei da solo utilizza il traino piuttosto che la spinta.

Non eseguire movimenti bruschi, evita la cifotizzazione del tronco.

MOVIMENTAZIONE DI LETTI IN CONDIZIONI ERGONOMICHE O STRUTTURALI INADEGUATE,SOPRATTUTTO CON LETTI IN DOTAZIONE DA MOLTO TEMPO


Per condizioni ergonomiche o strutturali inadeguate si intende:

Pavimenti o pavimentazioni non perfettamente livellate o leggermente sconnesse;


Spazi di manovra stretti, percorsi stretti o tortuosi, attraversamento di porte;


Percorsi affollati o possibilità di presenza di barelle, carrelli o ostacoli lungo il percorso;


Esegui il trasporto in coppia.

PROCEDURE RELATIVE ALLA CORRETTA ESECUZIONE DI AZIONI DI MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI IN CASO DI EVACUAZIONE.




EVACUAZIONE CON MATERASSO DI PAZIENTI ALLETTATI.


Questa tecnica richiede nella prima fase tre operatori, mentre il trasporto può essere eseguito da due operatori. Raccomandazioni:

Indossare calzature di tipo chiuso


Prendere parte alle operazioni solo se ci si sente in grado di farlo (caratteristiche e condizioni fisiche idonee);


I tragitti orizzontali richiedono un discreto sforzo fisico: dosare bene le energie in modo da non restare senza forze nella fase finale di trascinamento.

TECNICA PARTICOLARMENTE ADATTA IN PRESENZA DI SCALE O NEL CASO IL


PAZIENTE NON SIA TRASPORTABILE IN DIVERSO MODO.

) Dopo aver posizionato il copriletto per terra lateralmente al letto, vi si adagiano sopra il materasso ed il paziente; La manovra va effettuata da tre operatori, uno in testata, uno ai piedi e uno nella mezzeria del letto.
Due operatori trascinano via il paziente facendo scivolare il materasso, prendendolo dai due lembi del copriletto, avendo cura di procedere tenendo la testa del paziente verso la direzione di marcia.



) Giunti presso le scale cominciare la discesa controllando che il paziente non scivoli dal materasso.

TRASPORTO DEL PAZIENTE IN SEDIA A RUOTE SU SCALE IN CASO DI EVACUAZIONE.



Si prendono in considerazione 3 diverse modalità per far scendere una persona in sedia a ruote lungo le scale, in funzione del numero di addetti disponibile.


La situazione ottimale , che consideriamo applicabile, è quella che prevede la presenza di 3 operatori .


In casi eccezionali e considerate le seguenti condizioni:

tipo di carrozzina disponibile (maneggevole, non troppo pesante, ruote posteriori adatte)


peso del paziente trasportato


capacità fisiche degli operatori (preferibilmente uomini )


si potrà prendere in considerazione la tecnica a 2 operatori e ad 1 operatore.

Raccomandazioni:

Indossare calzature di tipo chiuso


Prendere parte alle operazioni solo se ci si sente in grado di farlo (caratteristiche e condizioni fisiche idonee).


PROCEDURA PER IL TRASPORTO DI UN PAZIENTE IN SEDIA A RUOTE SULLE SCALE CON


DISPONIBILITA’ DI 3 OPERATORI.

Un operatore si dispone dietro la sedia a ruote, ne afferra leimpugnature di spinta e la inclina all’indietro di circa 45° (in tal modo l’intero peso riesce a gravare sulle ruote), fino a bilanciarla

Gli altri due operatori si dispongono lateralmente, afferrando la sedia nella parte anteriore del telaio all’altezza delle due ruote.

Si comincia a scendere,guardando avanti e facendo attenzione a tenere il peso sempre bilanciato.


Concluso il passaggio delle scale , il restante spazio (tratti pianeggianti) viene percorso da un solo operatore fino al punto

di raccolta, mentre gli altri due tornano a disposizione per
L’esecuzione di ulteriori manovre.

DISPONIBILITA’ DI 2 OPERATORI


Il primo operatore si dispone dietro la sedia a ruote, ne afferra le impugnature di spinta e dopo averla inclinata all’indietro di circa


° (in tal modo l’intero peso riesce a gravare sulle ruote) , fino a bilanciarla, comincia a scendere guardando in avanti.


Il secondo operatore si posiziona davanti alla sedia a ruote afferrandola nella parte anteriore del telaio, ponendo attenzione ad effettuare gli stessi movimenti del compagno. L’operatore deve porre attenzione nel non sollevare eccessivamente la sedia , poiché una tale azione scaricherebbe troppo peso sul soccorritore che opera da dietro.


Da attuare solo in casi eccezionali.

DISPONIBILITA’ DI 1 OPERATORE


In questo caso l’operatore si pone dietro la sedia a ruote, ne afferra le impugnature di spinta e dopo averla inclinata all’indietro di circa 45° (in tal modo l’intero peso riesce a gravare sulle ruote) , fino a bilanciarla, comincia a scendere guardando in avanti. Questa modalità di assistenza è particolarmente gravosa perché richiede una certa collaborazione del trasportato controllando lo spostamento sulle scale agendo sulle ruote. Nel caso di non



collaborazione da parte del trasportato, il peso grava tutto sull’operatore, con eccessiva sollecitazione a carico dell’apparato muscolo scheletrico e difficoltà di controllo del movimento.

Da attuare solo in casi eccezionali.


 
 
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