La postura, la stazione seduta in carrozzina - L'abc dell'operatore socio sanitario

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La postura, la stazione seduta in carrozzina

Procedure OSS > Bisogno di mobilizzazione > Trasferimento dal bordo del letto alla sedia

La carrozzina

Quando le persone si affaticano troppo nel camminare, sono costrette a rinunciare a svolgere una serie di attività sociali, lavorative e del tempo libero, perché non sono più in grado di
effettuare lunghi spostamenti a piedi e devono fermarsi spesso a riposare.
In questi casi, si cerca comunque di fornire loro un ausilio che permetta di svolgere le attività che altrimenti non riuscirebbero più a svolgere
Per esempio, la carrozzina pieghevole da esterni permette di percorrere tratti più lunghi di quel che l’autonomia del cammino consentirebbe.
Per fare un esempio, possiamo avere una persona perfettamente in grado di muoversi autonomamente con o senza ausili in ambito domestico e/o lavorativo la quale però utilizza una carrozzina pieghevole da esterni quando deve aggiungere il supermercato per fare la spesa.
Se la persona anziana è in grado di deambulare, l’utilizzo della carrozzina non deve sostituire il cammino con o senza ausili.
La carrozzina consente di evitare l’allettamento totale


I Benefi ci della postura corretta per l’assistito

La postura corretta predispone alla partecipazione e alle relazioni sociali e aiuta il funzionamento dell’organismo (deglutizione, respirazione, etc.).
Per esempio, è importante che nella carrozzina l’assistito mantenga il busto eretto per poter vedere intorno a sé, poter relazionarsi con eventuali interlocutori
o anche poter eseguire attività manuali.


I benefi ci della postura corretta dell’assistito e il mantenimento delle autonomie residue


È importante:

• Essere consapevoli che i momenti di contatto fi sico fanno parte della comunicazione non verbale10: in questi attimi, l’assistente impara a percepire
e a rendersi conto dell’umore, dello stato d’animo, delle potenzialità, della motivazione e dell’impegno che l’assistito mette nello svolgimento
delle attività;
• Stimolare l’attività fi sica, perché signifi ca contemporaneamente anche stimolare la psiche del paziente e mantenere l’interesse per le relazioni
sociali, aiutandolo a riappropriarsi del proprio corpo specialmente dopo un evento acuto di malattia o in presenza di una patologia cronica.
L’attività motoria produce benefi ci sia livello fi sico che psicologico e sociale in quanto induce a prendere atto della
propria fi sicità con le sue potenzialità e i suoi limiti, a riconoscere la propria identità personale e a sviluppare relazioni
di reciproca accettazione, rispetto e amicizia.


Postura corretta in carrozzina

L’assistito va aiutato a sedersi verificando innanzi tutto che la carrozzina sia ben frenata.
Se necessario per lo spostamento, togliere un bracciolo
È importante controllare che la posizione seduta sia corretta: il bacino deve essere centrato ed indietro, ben appoggiato allo schienale; tutta la coscia deve essere appoggiata così come i piedi ben posizionati sui poggia-piedi (o predellini).
Verificare che la posizione sia confortevole.
Le persone che rimangono sedute a lungo in carrozzina, possono avvertire fastidiosi dolori alla schiena.
Una volta posizionata seduta la persona assistita, se non è in grado di muoversi autonomamente, sarà necessario aiutarla a cambiare posizione, con frequenza almeno oraria.
Se utile, posizionare un cuscino dietro al bacino.
Le persone che non hanno il controllo completo degli arti superiori (le braccia) devono essere aiutate ad assumere una posizione stabile in modo che le braccia non scivolino abbandonate lungo il corpo perché c’è il pericolo che la mano subisca lesioni finendo in mezzo alla ruota della carrozzina.
Per lo stesso motivo occorre sistemare accuratamente le gambe



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