Rilevazione della saturazione dell'ossigeno - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Rilevazione della saturazione dell'ossigeno

Procedure OSS > Bisogno di respirare normalmente


Saturimetria: Misurazione non invasiva della saturazione dell'ossigeno a livello periferico

Materiale:
Il materiale necessario per l'applicazione della procedura è Il pulsiossimetro (o ossimetro o saturimetro) è un'apparecchiatura medica,
Costituisce una tecnologia non invasiva usata per stimare la saturazione dell'emoglobina
Si basa sul principio che la maggior parte dell'ossigeno è trasportata dall'emoglobina.
L'emoglobina fisiologica si presenta quindi sotto due forme: una quota legata all'ossigeno ed una quota desaturata
Questo strumento permette di visualizzare la saturazione (emoglobina legata), la frequenza cardiaca e l'intensità della pulsazione (barra verticale), alcuni modelli permettono anche di vedere il tracciato/andamento della pulsazione (curva pletismografica), registrare un periodo di misurazione e avere porte di comunicazione USB o infrarossi.
Non permette di stabilire con quale gas è legata l'emoglobina, ma solo la percentuale di emoglobina legata. Normalmente l'emoglobina lega l'ossigeno, per cui possiamo ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue.
Il suo utilizzo è previsto sia nei reparti ospedalieri, sia sui mezzi di soccorso, in quanto è un dispositivo non invasivo (cioè non è necessario eseguire manovre o analisi che penetrino nei tessuti del paziente) ed è precoce nel riconoscere l'ipossia rispetto alle condizioni di cianosi, permettendo una diagnosi di desaturazione dell'ossigeno prima di gravi complicanze.
L'utilizzo è libero; di solito viene utilizzato sia da personale sanitario (medici ed infermieri ), sia da personale non sanitario addetto al soccorso.

Procedura

La misurazione della saturimetria dell'ossigeno con pulsossimetria può essere affidato all'operatore socio sanitario. Prima di affidare tale procedura, l'infermiere deve:
A)   Comunicare all'operatore socio sanitario la frequenza con cui effettuare la misurazione della saturazione dell'ossigeno.
B)   Raccomandare all'OSS di informare immediatamente l'infer,miere se la SPO2 scende al di sotto del 90%.
C)   Informare l'OSS sui fattori che possono determinare valori falsamente bassi della SPO2.
D)   Raccomandare l'OSS di non utilizzare la pulsossimetria per la valutazione della frequenza cardiaca poiché lo stesso non è in grado di identificare le aritmie
E)   Le attività che devono essere garantite sono: Identificare il paziente, informare il paziente, provvedere a rimuovere lo smalto se presente; applicazione del sensore; lettura del dato; trascrivere i dati in apposita scheda e segnalare in caso di alterazioni.
F)   Registrazione e documentazione;  Registrare la SPO2 sul grafico dei parametri vitali o sulla documentazione infermieristica, includendo il tipo e il livello di ossigenoterapia utilizzata dal soggetto durante la rilevazione. La valutazione della saturazione di O2 dopo la somministrazione di terapie specifiche deve essere documentata in modo narrativo nella documentazione imnfermieristica, descrivendo anche eventuali segni e sintomi di desaturazione dell'ossigeno. Segnalare all'infermiere o al medico eventuali reperti anomali.
Struttura del pulsoossimetro
sonda del pulsossimetro contiene due elementi:
Da un lato due diodi che emettono una luce con differente lunghezza d'onda-rossa ed infrarossa-
Dall'altro lato della sonda è presente un foto detector
La quantità di luce assorbita dall'emoglobine è differente a seconda che essa sia saturata o desaturata
Il calcolo dell'assorbimento delle due lunghezza d'onda consentono al processore di identificare la proporzione di emoglobina saturata
Il valore della saturazione che compare sul display non è istantaneo, ma costituisce il valore percentuale calcolato nell'intervallo di 3-10 secondi
la rilevazione avviene durante il battito cardiaco quando l'ossimetro registra la variazione di volume del sangue arterioso durante il battito cardiaco. Quindi il segnale luminoso che fa seguito alla trasmissione attraverso i tessuti ha una componente pulsatile

Quali indicazioni al pulso-ossimetro
Dato che la desaturazione in ossigeno è rilevata anticipatamente dal pulso-ossimetro che dalla clinica il suo uso è raccomandato in caso di ipossia
In pazienti con So2 < 70% può essere utilizzato per valutare il trend
Meno utile in pazienti con emoglobine patologiche quali carbossiemoglobina in pazienti fumatori o con intossicazione da monossido di carbonio
Scarsa indicazione in pazienti con metaemoglobina come si può vedere  in pazienti in terapia con nitrato, nitroprussiato o lidocaina
Scarsamente utile in pazienti con anemia a causa dei livelli di emoglobina troppo bassi  per garantire il funzionamento del pulso-ossimetro

Dove posizionare la sonda

Scegliere un sito dove è migliore il letto vascolare : le dita, il pollice del piede il lobo dell'orecchio
In genere la performance delle dita è migliore
Tuttavia poiché il lobo dell'orecchio è il sito meno vascolarizzato ed il meno suscettibile alla riduzione del polso esso può piu' velocemente rispondere in caso di vasocostrizione ed ipotensione
L'utilizzo in condizioni non ottimali può portare ad errori di lettura che possono falsare i risultati visualizzati. In particolare:
lo smalto per unghie scherma le lunghezze d'onda generate dalla sonda, rendendo imprecisa la misurazione; Quindi rimuovere lo smalto.
 la vasocostrizione causata per esempio dal freddo porta a una diminuzione del flusso sanguigno rilevabile dalla sonda, che quindi elabora dati falsati, rendendo difficile la lettura;
il pulsiossimetro permette di conoscere solamente la percentuale di saturazione dell'emoglobina, mentre non rivela informazioni su quale gas sia legato: questo può portare a un'errata interpretazione dei dati. Per esempio, in una intossicazione da monossido di carbonio, la quantità di emoglobina legata rimane comunque elevata, perché il monossido di carbonio presenta un'affinità per l'emoglobina molto più alta rispetto all'ossigeno. L'emoglobina si lega quindi al monossido di carbonio invece che all'ossigeno, che così non viene più trasportato ai tessuti. In questi casi la saturazione indicherà un valore normale, mentre in realtà il paziente potrà perdere i sensi molto velocemente a causa dell'ipossia causata dal monossido di carbonio. Il problema di fondo è che il saturimetro non riesce a distinguere la ossiemoglobina (ossigeno legato all'emoglobina) dalla carbossiemoglobina.
Il flusso sanguigno dell'estremità dove è posizionata la sonda non devono avere impedimento. Non  applicare il sensore sulla stessa estremità in cui è posizionato il manicotto di uno sfigmomanometro elettronico, poichè quando questo si gonfia, il flusso sanguigno destinato al dito viene temporaneamente interrotto con conseguenti errori di lettura.

Quali i parametri normali
Valore ottimale >95%
Valore < 90% indica desaturazione
Tuttavia la saturazione non è un parametro che possa monitorare da solo  la ventilazione
La emogasanalisi deve essere effettuata ogni volta si sospetti una insufficienza ventilatoria o uno squilibrio acido base
I valori vanno interpretati come trend e non come valore isolato
La saturazione non fornisce informazioni sulla quantità di emoglobina presente, la gittata cardiaca, la cessione di ossigeno ai tessuti, la ventilazione
Ipotensione e vasocostrizione possono alterare i valori




 
 
 
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