Quiz preselezione 1 -20 - L'abc dell'operatore socio sanitario

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Quiz preselezione 1 -20

I quiz dei concorsi delle ASL 1° parte > Concorso ASL Oristano > Primi 200 quesiti
 

1) A QUALE CATEGORIA APPARTENGONO I RIFIUTI PRODOTTI DA ATTIVITÀ DI MEDICAZIONI, TERAPEUTICHE, DIAGNOSTICHE, DI RICERCA (CONTENITORI UTILIZZATI PER SANGUE, ANTIBLASTICI O MATERIALI PROVENIENTI DA REPARTI INFETTIVI), ECC?
A) Rifiuti assimilabili agli urbani
B) Rifiuti speciali pericolosi
C) Rifiuti sanitari pericolosi

  • Si definiscono rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, o che comunque possono

comportare rischio per la salute pubblica, tutti i rifiuti:

  • provenienti da ambienti di isolamento infettivo;

  • derivanti da ravvisata patologia trasmissibile e diagnosticata dal medico;

  • contaminati da sangue o altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da

renderlo visibile;

  • feci o urine, nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal medico una patologia trasmissibile attraverso tali escreti;

  • liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebro-spinale, liquido sinoviale, liquido

pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardico, liquido amniotico.
Si precisa che gli assorbenti igienici anche se contengono sangue in quantità tale da renderlovisibile, e non provengono da ambienti a rischio infettivo e non sia stata ravvisata patologia
tramissibile e diagnosticata dal medico, vanno smaltiti nei rifiuti assimilabili agli urbani.
Sono assimilabili ai rifiuti contaminati con fluidi biologici infetti, anche tutti quei rifiuti che derivano da attività di laboratorio e di ricerca chimico-biologica (come, ad esempio, piastre di coltura e materiale monouso) e che siano venuti a contatto con materiale biologico in quantità taleda renderlo visibile.


www.biancofrancesco.altervista.org

2) A QUALE FASCIA D’ETÀ CORRISPONDE LA TERZA ETÀ O FASE DELLA SENILITÀ?

A) Tra i 60 e i 65 anni
B) Tra i 50 e i 60 anni
C) Dai 70 in su

www.biancofrancesco.altervista.org

3) A QUALE FIGURA SPETTA IL COMPITO DI ATTRIBUIRE L'INCARICO DI DIRETTORE DEL DISTRETTO SANITARIO?
A) Presidente della regione
B) Direttore generale

C) Collegio di direzione

www.biancofrancesco.altervista.org

4) A QUALE GENERE APPARTIENE IL VIRUS DELL'EPATITE A:
A) Enterovirus
B) Coronavirus
C) Retrovirus

www.biancofrancesco.altervista.org

L'epatite A è causata da un'infezione di un virus  appartenente al gruppo degli Hepatovirus, genere Enterovirus, famiglia Picornaviridae.
Gli Enterovirus si replicano ad una temperatura ottimale di 37°C, presentano acido-resistenza e di conseguenza passano indenni attraverso lo stomaco.
Una volta all'interno della cellula ospite, il virus dell'epatite inizia a replicarsi nel citoplasma e i virioni, liberati per lisi, sono in grado di infettare le cellule vicine.
Il virus si replica nel fegato e è eliminato dall'organismo con le feci.
Rispetto agli altri picornavirus, il virus per l'epatite A evidenzia una resistenza all'inattivazione maggiore; acque, cibi e superfici contaminate mantengono la capacità di infettare per oltre 2 mesi e a temperature di -20°C per diversi anni.
L'epatite A è una malattia del fegato infettiva e altamente contagiosa. Si trasmette solitamente per contatto oro-fecale, da persona a persona, attraverso l'ingestione di acqua o alimenti contaminati, in particolare molluschi crudi o poco cotti. Molto raramente è possibile la trasmissione dell'epatite per via percutanea o sessuale.

In sintesi l'epatite A può trasmettersi:
• mangiando alimenti contaminati da persone infette
• bevendo acqua contaminata
• mangiando molluschi raccolti in acque contaminate da scarichi fognari
• condividendo piatti, posate, spazzolini, asciugamani, con persone infette
• avendo rapporti sessuali con persone infette
• ricevendo sangue infetto (raro).

I principali fattori di rischio sono:
• vivere o viaggiare in aree caratterizzate da alti tassi di epatite A
• praticare rapporti sessuali non protetti
• vivere senza precauzioni insieme a una persona infetta
• fare utilizzo di droghe.

L'incubazione della malattia è di 15-50 giorni.
Il virus dell'epatite è presente nelle feci 7-10 giorni prima della comparsa dei sintomi e nei successivi 7 giorni dall'esordio della malattia.
Nel sangue il virus dell'epatite è presente solo per pochi giorni.
Gli adulti in genere non sono più contagiosi dopo le prime due settimane dall'inizio della malattia, mentre i bambini e gli adulti con un sistema immunitario compromesso possono rimanere contagiosi fino a 6 mesi dopo la comparsa dell'infezione.
Dato il tipo di trasmissione del virus, le condizioni igienico-sanitarie dell'ambiente influenzano in modo significativo la diffusione dell'epatite A e la presenza di focolai infettivi. Le aree geografiche quindi sono classificate in aree a bassa, media e alta endemia

www.biancofrancesco.altervista.org

5)AD UN PAZIENTE DIABETICO L'OSS PUO' CONSIGLIARE DI AVERE CURA DEI SUOI PIEDI:
A) Lavandoli frequentemente con acqua a temperatura di 40-45 gradi
B) Utilizzando calze morbide e senza cuciture e scarpe comode

C) Tagliando le unghie molto corte

www.biancofrancesco.altervista.org
Decalogo per l'igiene del piede nel diabetico

  • Ispezionare e lavare ogni giorno i piedi

  • Controllare la temperatura dell’acqua col gomito o col termometro

  • Asciugare bene ma delicatamente, eventualmente con phon

  • Usare calze che non stringano e cambiarle ogni giorno

  • Idratare il piede se secco con creme specifiche

  • Non usare callifughi o strumenti taglienti per le callosità

  • Tagliare le unghie con forbice a punte smusse, arrotondare con lima di cartone

  • Non camminare a piedi scalzi .Non usare fonti di calore dirette (borse d’acqua calda, calorifero, camino, etc)

  • Usare scarpe comode con punta rotonda e tacco non superiore a 4 cm

  • Quando si calzano scarpe nuove, controllare il piede dopo pochi minuti di cammino.



6) AL TERMINE DELL’IGIENE IL PREPUZIO DEVE ESSERE RIPORTATO NELLA POSIZIONE INIZIALE PER:
A) Prevenire la comparsa di infezioni del tratto genito-urinario
B) Prevenire l’edema del glande

C) Assicurare la regolarità della minzione

www.biancofrancesco.altervista.org


7) APPLICARE ACQUA FREDDA SU UNA ZONA USTIONATA È CONSIGLIABILE QUANDO:
A) L'ustione sia stata provocata dalla prolungata esposizione ai raggi ultravioletti

B) L'ustione sia stata provocata da agenti chimici
C) L'ustione sia a carico degli arti inferiori.

www.biancofrancesco.altervista.org

8) CHE COSA È IL TEST DI BOWIE E DICK?
A) E' un test allergico
B) E' un test che serve a verificare l'affidabilità delle autoclavi con il controllo giornaliero

C) E' un test di gravidanza

Test di Bowie Dick
Questo test deve essere eseguito giornalmente ed ha lo scopo di verificare l’efficacia della penetrazione del vapore e della rimozione dell’aria per le autoclavi a vuoto forzato. Per questa ragione deve essere eseguito all’inizio della giornata lavorativa.
Infatti la condizione che rende accettabile l’avvio della sterilizzazione è che il vapore entri nella apparecchiatura senza creare bolle d’aria in quanto esse sono rappresentative delle porzioni di superficie non raggiunta dal vapore e dalla temperatura e quindi della possibilità che la sterilizzazione non raggiunga tutti le buste contenute nell’autoclave.
Per l’esecuzione del test si usa un foglio di carta sul quale è predisposto un grafico ad inchiostro in grado di virare di colore una volta raggiunti i parametri.
Anche il test di Bowie Dick non è a considerarsi come un test di avvenuta sterilizzazione in quanto valuta solo la capacità dell’apparecchio di creare una condizione necessaria.
Quando la macchina è ben funzionante, il grafico presenta un viraggio omogeneo si
considera il test come valido. Occorre che in tutto il grafico sia presente la stesa intensità dal centro alla periferia.
Test Bowie Dick con pacchi pronti prodotti industrialmente, sono i più utilizzati in
quanto sono molto semplici da usare.

www.biancofrancesco.altervista.org

9) CHE COSA È LA TERMOGENESI?
A) Dispersione del calore
B) Produzione del calore
C) Nessuno dei precedenti

La termogenesi è un particolare processo metabolico che consiste nella produzione di calore da parte dell’organismo, soprattutto nel tessuto adiposo e muscolare.


10) CHE COSA INDICA ESATTAMENTE IL TERMINE DI "BRADICINESIA" ?

A) Assenza di movimenti
B) Lentezza di movimento

C) Incapacità di programmazione motoria

www.biancofrancesco.altervista.org

Lentezza dei movimenti (bradicinesia ed acinesia)

La bradicinesia è un rallentamento nell'esecuzione dei movimenti e dei gesti, mentre l'acinesia è una difficoltà ad iniziare i movimenti spontanei.
Gran parte dei pazienti è consapevole della bradicinesia, che viene riferita come sintomo fastidioso, in quanto rende molto lenti anche i movimenti più semplici.
Può interferire con la maggior parte delle attività della vita quotidiana, come lavarsi, vestirsi, camminare, passare da una posizione all'altra (per esempio da seduti ad in piedi), girarsi nel letto.
Si evidenzia facendo compiere al soggetto alcuni movimenti di manualità fine, che risultano più impacciati, meno ampi e più rapidamente esauribili per cui, con la ripetizione, diventano quasi impercettibili. Sintomi correlati alla bradicinesia sono:
la modificazione della grafia, che diventa più piccola (micrografia);
la scialorrea (aumento della quantità di saliva in bocca), dovuta ad un rallentamento dei muscoli coinvolti nella deglutizione; la ridotta espressione del volto (ipomimia).

11) CHE COSA SI INTENDE PER ANTISEPSI?
A) Un insieme di norme atte a impedire la contaminazione microbica di substrati già sterili
B) Un insieme di norme atte a impedire o rallentare la moltiplicazione dei germi patogeni e non patogeni

C) Un processo che permette l'uccisione di ogni essere vivente (microrganismi patogeni, saprofiti, miceti, spore e virus)

12) CHE COSA SI INTENDE PER BURN OUT?
A) Sindrome da stanchezza cronica
B) Atteggiamento propositivo e attivo verso l’attività assistenziale
C) Sindrome di esaurimento emozionale, di spersonalizzazione e di riduzione delle capacità personali e lavorative

13) CHE COSA SI INTENDE PER DIETA EQUILIBRATA?
A) Una adeguata ripartizione dei nutrienti
B) Ripartire una dieta in almeno 5 pasti
C) Che in una dieta ci sono glucidi, lipidi e proteine in eguale percentuale
www.biancofrancesco.altervista.org

14) CHE COSA SI INTENDE PER EMIPLEGIA?
A) La paralisi degli arti superiori
B) La paresi di un emilato
C) La paresi del volto

15) IN QUALE DEI SEGUENTI CASI SI RISCONTRA IPOTERMIA?
A) Quando la temperatura corporea è al di sotto dei 40°C
B) Quando la temperatura corporea è al di sotto dei 35°C
C) Quando la temperatura corporea è al di sotto dei 37°C

16) CHE COSA SONO I REGIMI DIETETICI?
A) Un insieme di diete equilibrate
B) Un insieme di menù
C) Diete specifiche per patologie

17) CHE SCOPO HANNO I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE?
A) Proteggere il paziente dai rischi infettivi
B) Proteggere l'operatore dai rischi infettivi
C) Puramente estetico

18) CIÒ CHE DIFFERENZIA IL LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI DA QUELLO CHIRURGICO È:
A) Esclusivamente la sequenza tecnica
B) Esclusivamente il luogo in cui si effettua
C) Sia la sequenza tecnica, sia il luogo in cui si effettua

19) COME SI COMPORTA L'OSS DI FRONTE A UN PAZIENTE CHE NEL MANEGGIARE UNA PENTOLA SI È USTIONATO UNA MANO?

A) Applica pomate grasse per alleviare il dolore
B) Applica acqua fredda per alleviare il dolore

C) Applica delle garze grasse per ridurre l'ustione

20) COME SI DEFINISCE L'UMIDITÀ RELATIVA DELL'ARIA?
A) Rapporto tra umidità presente nell'aria al momento della rilevazione e massima quantità di umidità raggiungibile nell'aria
B) Rapporto tra umidità presente nell'aria al momento della rilevazione e pressione atmosferica
C) midità presente nell'aria al momento della rilevazione




 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu