Da 191 a 200 - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Da 191 a 200

I quiz dei concorsi delle ASL 3° parte > Regione Sardegna > Infermiere ASL8 > Da 101 a 200

191 LE COMPRESSIONI TORACICHE SCORRETTE DURANTE UNA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE POSSONO PROVOCARE:

A) Circolo inefficace, lesioni agli organi addominali, fratture costali

B) Solo lesioni agli organi addominali e fratture costali

C) Solo circolo inefficace e fratture costali

192 UNA DISTRIBUZIONE SI DEFINISCE BIMODALE SE:

A) La massima frequenza si riscontra in due modalità

B) La mediana e la moda coincidono

C) La media aritmetica e la moda coincidono

193 QUALI TRA QUESTE NON È UN INTOSSICAZIONE DI TIPO ALIMENTARE?

A) Botulismo

B) Epatite da virus C

C) Epatite da virus A

194 QUALE DELLE SEGUENTI ATTIVITÀ È CONSIGLIATA NELLA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA?

A) Body building

B) Pesistica

C) Bicicletta

195 SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE LA TEMPERATURA NEI LOCALI DI LAVORO DEVE ESSERE:

A) Tra i 16 ed i 22 gradi tenuta costante anche con l’ausilio di condizionatori

B) Adeguata secondo le esigenze dei lavoratori e approvata dal medico competente

C) Adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori
Valutazione delle Condizioni Microclimatiche

L’indagine microclimatica viene svolta per verificare uno dei requisiti di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, così come previsto nel Titolo II Capo I dall’art.63 del D.Lgs. n°81 del 09/04/2008.
Nell’allegato IV al paragrafo dedicato al microclima si riporta:

Per quanto riguarda l’areazione dei luoghi di lavoro chiusi, al punto 1.9.1:
   “1.9.1.1. Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente ottenuta preferibilmente con aperture naturali e quando ciò non sia possibile, con impianti di aerazione.”
   “1.9.1.3. Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell’aria o di ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d’aria fastidiosa.”
Per quanto riguarda la temperatura dei locali, al punto 1.9.2:
   “1.9.2.1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.”
   “1.9.2.3. La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali.”
   “1.9.2.4. Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.”
   “1.9.2.5. Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l’ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi di protezione.”
Per quanto riguarda l’umidità, al punto 1.9.3:
   “1.9.3.1. Nei locali chiusi di lavoro delle aziende industriali nei quali l’aria è soggetta ad inumidirsi notevolmente per ragioni di lavoro, si deve evitare, per quanto possibile, la formazione della nebbia, mantenendo la temperatura e l’umidità nei limiti compatibili con le esigenze tecniche.”

196 CHI ATTIVA L'ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA?

A) Lo specialista ambulatoriale

B) Il Medico di Medicina Generale

C) Il Primario della divisione di Geriatria

197 COSA SONO I DPI?

A) Dispositivi programmati di intervento

B) Dispositivi di protezione individuale

C) Dispositivi di intervento particolari

198 NELL’AMBITO DEL PUBBLICO IMPIEGO, CHE COSA È IL COMANDO?

A) Un ordine impartito dall'organo superiore

B) Il passaggio da un ente ad un altro

C) Un istituto contrattuale in virtù del quale si attua la mobilità del dipendente tra azienda ed enti del comparto o da e verso altre amministrazioni

199 NEL CLASSIFICARE UNA LESIONE NERVOSA PERIFERICA, UNA ROTTURA INCOMPLETA DEL NERVO VIENE DETTA:

A) Neuroaprassia

B) Assonotmesi

C) Neurotmesi
assonotmesi Lesione di un nervo, che non ne interrompe la continuità (se ciò accade si parla di neurotmesi). Sebbene la struttura di sostegno del nervo sia più o meno preservata, si verificano ugualmente disturbi delle fibre nervose tali da provocare perifericamente una vera degenerazione walleriana
200 IL LAVORO MUSCOLARE:

A) Trasforma energia chimica in energia meccanica

B) Ha costi energetici influenzati dallo stress

C) Trasforma il calore in energia meccanica

 
 
 
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