Eserciziario per OSS 8 - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Eserciziario per OSS 8

DOMANDE & RISPOSTE > Procedurali e routinarie > 3° Parte

Prova orale Regione Piemonte ASL Alessandria
La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :
Perchè il personale sanitario utilizza i guanti


Secondo le Linee Guida dell'HICPAC (Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee) in ospedale i guanti per uso sanitario vengono utilizzati per tre scopi:

1. ridurre la probabilità che microrganismi presenti sulle mani del personale vengano trasmessi ai pazienti nel corso di
procedure  invasive  o  altre  procedure  assistenziali  che  comportino  il  contatto  con  mucose  e  cute  non  integra  del
paziente (protezione del paziente);
2.  fornire  una  barriera  protettiva per  prevenire  la  contaminazione  grossolana  delle  mani  in  caso  di  contatto  con
sangue, fluidi corporei, secrezioni, escrezioni, e strumenti o materiali contaminati da essi; con mucose; con cute non
integra del paziente (protezione dell'operatore);
3. ridurre la probabilità che le mani del personale, contaminate con microrganismi da un paziente o da un fomite, possano trasmettere questi germi ad un altro paziente; in questa situazione, i guanti devono essere sostituiti durante i contatti  tra  un  paziente  e  l’altro  e  le  mani  devono  essere  lavate  dopo  la  rimozione  dei  guanti  (prevenzione  della trasmissione delle infezioni per contatto diretto e indiretto).

Inoltre in ambiente ospedaliero sono utilizzati guanti per la protezione degli operatori:
1. dal contatto con sostanze chimiche (ad esempio formaldeide, glutaraldeide, xilene, ipoclorito di sodio, detergenti
aggressivi, farmaci antiblastici);
2. dal rischio di tagli o abrasioni (ad esempio durante la decontaminazione dello strumentario chirurgico o durante
l'esecuzione di autopsie);
3. dalle radiazioni ionizzanti durante attività eseguite in prossimità di un fascio di radiazioni o con radioisotopi.

Talvolta i guanti sono usati con l'intento di proteggere l'operatore dal rischio di infezioni in presenza di evidenti lesioni della cute delle mani: tagli o ferite, dermatiti, psoriasi. Questo uso è improprio.
I guanti sono ideati per proteggere la cute sana e integra, al massimo sede di microlesioni in apparenti, se vengono indossati quando la cute è sede di un processo patologico, invece:
• viene ritardata o addirittura impedita la guarigione;
• viene facilitato l’ingresso di additivi e/o proteine del lattice, e il conseguente sviluppo di allergie.

Pertanto l’indossare i guanti non deve essere considerata una misura di protezione per l’operatore sanitario con lesioni acute o croniche della cute delle mani in atto: all’opposto in tale condizione l’uso di guanti deve essere proibito, insieme alle mansioni a rischio di contaminazione cutanea, fino a completa guarigione.

 

Approfondimento:

GUANTI DPI sterili chirurgici e non chirurgici

La marcatura quale DPI riconosce loro la funzione prevalente di barriera a protezione dell'operatore nei confronti del rischio biologico e chimico. La sterilità dei guanti chirurgici e non, ha la funzione di prevenire le infezioni nel paziente.
Pertanto all'atto dell'acquisto:
-  deve essere richiesta la marcatura CE come DPI di III categoria, la sterilità e la conformità alla norma UNI  EN 420 e UNI  EN 374 (parti 1,2,3);
-  deve essere richiesta la documentazione; attestante che la quantità di proteine estraibili in soluzione acquosa nei guanti a base di gomma naturale sia minore di 10 µg di proteine per g di guanto (ovvero 2 µg di proteine per ml estratto) in funzione del peso del guanto; attestante la valutazione relativa alla quantità di allergeni
presenti nel caso di guanto in lattice naturale.


GUANTI DPI non sterili da esplorazione

Anche questi guanti hanno la funzione prevalente di costituire una barriera per l'operatore, come indicato dalla norma UNI EN 374 (parti 1-2-3), nei confronti del rischio biologico durante manovre che lo pongono in possibile contatto con sangue o altri liquidi corporei, come stabilito dalle Precauzioni Standard. In alcuni casi, durante l'assistenza a pazienti
affetti da malattie trasmissibili per contatto diretto o indiretto, hanno anche la funzione di ridurre la probabilità di trasmissione  di  microrganismi  dal  paziente  o  da  un  fomite  ad  altre  persone  o  superfici.  Queste  funzioni  li caratterizzano come DPI.
Il loro impiego non fornisce, di per sé, alcuna protezione aggiuntiva al paziente, che non sia già data dal rispetto della corretta  igiene  durante  le  attività  assistenziali  (accurato  lavaggio  delle  mani):  ricordiamo  infatti  che  i  guanti  da esplorazione non sono sterili.
Tuttavia deve essere riconosciuto che in talune circostanze giungono a contatto del paziente alla stregua di un DM non invasivo (es. se usati per l'effettuazione di igiene intima, visita medica, posizionamento di sondino naso-gastrico) o invasivo (es. se usati per visita odontoiatrica, ginecologica, urologica).
Pertanto all'atto dell'acquisto:

deve essere richiesta la marcatura CE come DPI di III categoria e la conformità alla norma UNI  EN 420 e UNI
EN 374 (parti 1-2-3);
-  deve essere richiesta la documentazione; attestante che la quantità di proteine estraibili in soluzione acquosa nei guanti a base di gomma naturale sia minore di 10 µg di proteine per g di guanto (ovvero 2 µg di proteine er ml estratto) in funzione del peso del guanto; attestante la valutazione relativa alla quantità di allergeni presenti nel caso di guanto in lattice naturale.

GUANTI DPI vari
Tutte queste tipologie di guanti hanno la funzione di costituire una barriera per l'operatore nei confronti di fattori di rischio  chimico,  meccanico,  biologico,  fisico.  Sono  utilizzati  per  attività  nelle  quali  non  è  previsto  che  vengano  a contatto con il paziente:
-  Guanti per la manipolazione di sostanze chimiche, compresi i farmaci antiblastici, e di materiale biologico
-  Guanti per la pulizia delle cappe (chimiche, a flusso laminare)
-  Guanti per la pulizia degli ambienti e/o degli arredi
-  Guanti per la decontaminazione di strumenti chirurgici
Per  questi  guanti  all'atto  dell'acquisto  deve  essere  richiesta  la  sola  marcatura  CE  come  DPI  di  III  categoria  e  la  
conformità alla norma UNI  EN 420 e UNI EN 374 (parti 1-2-3).
-  Guanti anti-X
Per  questi  guanti  all'atto  dell'acquisto  deve  essere  richiesta  la  sola  marcatura  CE  come  DPI  di  III  categoria,  la
conformità alla norma UNI  EN 420, UNI  EN 421 e UNI EN 374/2, UNI EN 388 e IEC 1331-1.
-  Guanti antitaglio per la decontaminazione e lavaggio dei ferri chirurgici
Per  questi  guanti  all'atto  dell'acquisto  deve  essere  richiesta  la  sola  marcatura  CE  come  DPI  di  III  categoria,  la conformità alla norma UNI EN 374 (parti 1-2-3), UNI EN 388 .

CORRETTO UTILIZZO DEI GUANTI  A CONTATTO COL PAZIENTE
L’  opinione  che  si  debbano  indossare  i  guanti  prima  di  qualunque  contatto  con  ogni  paziente,  o  con  gli  effetti letterecci, o con qualsivoglia tipo di attrezzatura sanitaria, è diffusa, ma sbagliata. E’ conseguente ad una imprecisa interpretazione delle Precauzioni Standard e delle Precauzioni per Contatto.
Anche la convinzione che questo modo di operare (cioè indossare i guanti prima di qualunque contatto con qualunque paziente, o con gli effetti letterecci, o con qualsivoglia tipo di attrezzatura sanitaria) comporti in ogni caso un migliore livello di igiene, è diffusa, ma non corretta.
Il lavaggio delle mani, prima e dopo ciascun contatto con il paziente o con gli effetti letterecci, è la misura cardine per il controllo delle infezioni, sia per il paziente che per l’operatore sanitario.
La cute costituisce di per sé una barriera impermeabile all'invasione dei microrganismi ai quali siamo quotidianamente esposti. Solo in alcune precise situazioni è necessario aggiungere a questa barriera anche quella costituita dai guanti.
Per comprendere i diversi risvolti del problema è necessario fare chiarezza su alcuni argomenti La cute umana integra è normalmente colonizzata da microorganismi. Poiché circa 10 6  squame della cute contenenti microorganismi vivi cadono ogni giorno dalla cute integra, gli indumenti dei pazienti, la biancheria del letto, gli arredi presenti nelle immediate vicinanze del paziente possono facilmente essere contaminati da flora batterica. Durante le
attività quotidiane gli operatori sanitari accumulano progressivamente sulle mani microorganismi, che entrano a far parte della flora transitoria, ovvero della flora batterica che colonizza per brevi periodi gli strati superficiali della cute e che è facilmente rimossa con il normale lavaggio sociale delle mani. La flora transitoria (ad es. Staphylococcus aureus,
bacilli Gram-negativi, Candida spp.) è responsabile della maggior parte delle infezioni nosocomiali e della diffusione dell’antibiotico-resistenza.
La misura di gran lunga più importante per il controllo delle infezioni ospedaliere è perciò il frequente lavaggio delle mani.  La  convinzione  erronea  che  l’uso  di  guanti  possa  sostituire  il  lavaggio  delle  mani,  o  addirittura  fornire  una maggiore garanzia di igiene, produce comportamenti che, invece di ridurre il rischio di trasmissione di microorganismi,
lo aumentano: la sensazione di falsa sicurezza induce a trascurare le norme elementari di igiene (lavarsi le mani) e a toccare con i guanti utilizzati, già sporchi, le apparecchiature, i presidi, gli arredi, le maniglie delle porte, il telefono, etc., così contribuendo alla diffusione dei germi.
Pertanto :


Nel corso delle normali attività assistenziali a qualunque paziente, è appropriato non indossare guanti, e lavarsi le mani prima e dopo l’attività assistenziale su ciascun paziente (Precauzioni Standard).


Un caso molto diverso è quello in cui si debbano toccare superfici del paziente, o di oggetti, contaminate da materiale biologico …”sangue; tutti i liquidi corporei, secrezioni, escrezioni escluso il sudore, senza tener conto se contengono sangue  visibile  …”  (HICPAC) 1   che,  secondo  il  principio  delle  Precauzioni  Standard,  deve  essere  considerato  sempre
come potenzialmente contaminato da agenti patogeni trasmissibili per via ematica. L’esigenza di usare, in questi casi, i guanti,  è  basata  sui  risultati  di  studi  che  hanno  evidenziato  la  difficoltà  di  rimuovere  con  le  normali  procedure  di
lavaggio il sangue che si è raccolto sotto le unghie. Inoltre i microrganismi patogeni potenzialmente presenti nei liquidi biologici se penetrano in eventuali lesioni o soluzioni di continuo della cute degli operatori non vengono rimossi dalle comuni procedure di lavaggio delle mani. Da questo discende la necessità di aggiungere, in queste circostanze, alla barriera cutanea l’ulteriore barriera costituita dai guanti.
Pertanto:   Nel  corso  delle  attività  assistenziali  su  qualunque  paziente,  è  necessario  indossare  guanti  quando  è prevedibile il contatto con sangue (comprese cute lesa e ferite), mucose, tutti i liquidi biologici, secrezioni, escrezioni (escluso il sudore) (Precauzioni Standard).


Un caso ancora diverso è rappresentato dall’assistenza a pazienti specifici riconosciuti o sospetti  essere  infettati o colonizzati  con  microrganismi  epidemiologicamente  importanti,  che  possono  essere  trasmessi  attraverso  contatto
diretto o indiretto. In questi casi non ci si limita a seguire le Precauzioni Standard, ma a queste si devono aggiungere le Precauzioni  per  Contatto  ,  le  quali  prevedono  di  usare  i  guanti  (insieme  a  dispositivi  di  barriera  monouso  per proteggere  tutte  le  superfici  corporee:  copricapo,  camice  monouso  a  manica  lunga,  copri  scarpe,  visiera)  prima  di
entrare nella stanza del paziente e durante tutte le attività assistenziali, e di toglierli immediatamente prima di uscire dalla stanza, smaltendoli in modo appropriato. A ciò va aggiunto l’isolamento del paziente in stanza singola e l’uso di dispositivi e apparecchi medici monouso o mono paziente da conservare all’interno della stanza fino alla dimissione, e
da disinfettare successivamente.
Pertanto :
 Nel corso delle attività assistenziali a pazienti specifici riconosciuti o sospetti essere infettati o colonizzati con microrganismi patogeni epidemiologicamente importanti che possono essere trasmessi per contatto, è necessario  indossare  guanti  (insieme  a  dispositivi  di  barriera  monouso  per  proteggere  tutte  le  superfici corporee) durante tutte le attività assistenziali (Precauzioni per Contatto).


Nelle situazioni in cui non c'è necessità di proteggersi indossando i guanti, questi non sono solo inutili, ma possono
risultare anche dannosi. Essi infatti possono:
• essere d'impedimento e d'intralcio allo svolgimento di mansioni che richiedono destrezza;
• provocare disagio all'operatore per compressione e/o per eccessiva sudorazione;
• causare danno alla cute per macerazione da sudore e/o irritazione meccanica da polvere lubrificante;
•  causare  sensibilizzazione  (eczema  da  contatto  da  sostanze  chimiche  additive  orticaria,  rinite,  asma  bronchiale,
anafilassi, da proteine del lattice);  
• infine l'abuso di guanti in condizioni non appropriate causa costi non giustificati.

 
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