Da 101 a 110 - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Da 101 a 110

I quiz dei concorsi delle ASL 3° parte > Regione Sardegna > Infermiere ASL8 > Da 101 a 200

101 L’ATASSIA RAPPRESENTA UN SEGNO CLINICO CHE INDICA:

A) L’incapacità di comunicare verbalmente

B) Un disturbo della coordinazione motoria


C) Uno stato depressivo del paziente
L'atassia (dal greco ataxiā, disordine) è un disturbo consistente nella progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi rende difficoltosa l'esecuzione di alcuni movimenti volontari.
Il centro della coordinazione dei movimenti muscolari è il cervelletto che elabora gli impulsi portati ai muscoli dal midollo spinale e dai nervi periferici. L'atassia può quindi essere provocata da problemi sia a livello del midollo spinale che a livello dei nervi periferici

102 PER LA PREVENZIONE DELL’ATELECTASIA POST-OPERATORIA IN UN PAZIENTE SOTTOPOSTO A INTERVENTO DI CHIRURGIA ADDOMINALE È NECESSARIO:

A) Insegnare le tecniche per contenere l’escursione diaframmatica durante la respirazione

B) Far effettuare esercizi di respirazione profonda e modificare la postura ogni due ore

C) Somministrare ossigenoterapia ad intervalli
L'atelettasia massiva acuta è di solito una complicanza postoperatoria dopo chirurgia dell'addome superiore, dopo resezioni polmonari e dopo cardiochirurgia con bypass cardiopolmonare (le lesioni da ipotermia delle cellule endoteliali e la soluzione cardioplegica intravascolare possono contribuire all'atelettasia). Anche forti dosi di oppiacei o sedativi, alte concentrazioni di O2 durante l'anestesia, bendaggi stretti, la distensione addominale e l'immobilizzazione del corpo favoriscono l'atelettasia perché limitano i movimenti toracici, sollevano il diaframma, causano l'accumulo di secrezioni bronchiali vischiose e sopprimono il riflesso della tosse. La respirazione superficiale, che interferisce con la tosse e l'efficienza del drenaggio delle secrezioni, può verificarsi in presenza di affezioni che comportano depressione del SNC, alterazioni della gabbia toracica, dolore, spasmi muscolari e malattie neuromuscolari. L'iperosmolalità ematica nei diabetici con chetoacidosi può anche contribuire all'atelettasia, presumibilmente aumentando la viscosità delle secrezioni delle vie aeree con formazione di tappi di muco.

103 CHOOSE THE BEST PHRASE TO COMPLETE THIS QUESTION: WHAT ___ TOMORRO
W?

A) do you

B) are you doing

C) you will do

104 IL LAVORATORE CHE, IN CASO DI PERICOLO GRAVE, IMMEDIATO E CHE NON PUÒ ESSERE EVITATO, SI ALLONTANA DAL POSTO DI LAVORO O DA UNA ZONA PERICOLOSA:

A) Può incombere in sanzioni penali

B) Può essere licenziato

C) Non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa
Articolo 44
Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato
(rif.: art. 14 d.lgs. n. 626/1994; art. 8, comma 4, direttiva n. 89/391/CEE)

1. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro o da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa

105 SECONDO L’ART. 2 DEL REGOLAMENTO DEI DIRITTI E DOVERI DELL’UTENTE MALATO (SUPPLEMENTO N.65 G.U. N.125 DEL 31/5/1995) IL PAZIENTE HA DIRITTO:


A) Ad essere individuato col nome della malattia

B) Ad essere chiamato con nome e cognome

C) Ad essere chiamato in modo confidenziale utilizzando il “tu”
diritti e doveri dell'utente malato

I DIRITTI
Articolo 1
Il paziente ha diritto di essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose.
Articolo 2
In particolare, durante la degenza ospedaliera ha diritto ad essere sempre individuato con il proprio nome e cognome anziché, secondo una prassi che non deve essere più tollerata, col numero o col nome della propria malattia. Ha, altresì, diritto di essere interpellato con la particella pronominale «Lei».
Articolo 3
Il paziente ha diritto di ottenere dalla struttura sanitaria informazioni relative alle prestazioni dalla stessa erogate, alle modalità di accesso ed alle relative competenze. Lo stesso ha il diritto di poter identificare immediatamente le persone che lo hanno in cura.
Articolo 4
Il paziente ha diritto di ottenere dal sanitario che lo cura informazioni complete e comprensibili in merito alla diagnosi della malattia, alla terapia proposta e alla relativa prognosi.
Articolo 5
In particolare, salvo i casi di urgenza nei quali il ritardo possa comportare pericolo per la salute, il paziente ha diritto di ricevere le notizie che gli permettano di esprimere un consenso effettivamente informato prima di essere sottoposto a terapie od interventi; le dette informazioni debbono concernere anche i possibili rischi o disagi conseguenti al trattamento. Ove il sanitario raggiunga il motivato convincimento dell'inopportunità di una informazione di retta, la stessa dovrà essere fornita, salvo espresso diniego del paziente, ai familiari o a coloro che esercitano potestà tutoria.
Articolo 6
Il paziente ha, altresì, diritto di essere informato sulla possibilità di indagini e trattamenti alternativi, anche se eseguibili in altre strutture. Ove il paziente non sia in grado di determinarsi autonomamente le stesse informazioni dovranno essere fornite alle persone di cui all'articolo precedente.
Articolo 7
Il paziente ha diritto di ottenere che i dati relativi alla propria malattia ed ogni altra circostanza che lo riguardi, rimangano segreti.
Articolo 8
Il paziente ha diritto di proporre reclami che debbono essere sollecitamente esaminati, ed essere tempestivamente informato sull'esito degli stessi. La diretta partecipazione all'adempimento di alcuni doveri è la base per usufruire pienamente dei propri diritti. L'impegno personale ai doveri è un rispetto verso la comunità sociale e i servizi sanitari usufruiti da tutti i cittadini. Ottemperare ad un dovere vuol dire anche migliorare la qualità delle prestazioni erogate da parte dei servizi sanitari della propria USL.

I DOVERI

Articolo 1
Il cittadino malato quando accede in una struttura sanitaria della USL è invitato ad avere un comportamento responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti degli altri malati, con la volontà di collaborare con il personale medico, infermieristico, tecnico e con la direzione della sede sanitaria in cui si trova.
Articolo 2
L'accesso in ospedale o in un'altra struttura sanitaria esprime da parte del cittadino-paziente un rapporto di fiducia e di rispetto verso il personale sanitario, presupposto indispensabile per l'impostazione di un corretto programma terapeutico e assistenziale.
Articolo 3
È un dovere di ogni paziente informare tempestivamente i sanitari sulla propria intenzione di rinunciare, secondo la propria volontà, a cure e prestazioni sanitarie programmate affinché possano essere evitati sprechi di tempi e risorse.
Articolo 4
Il cittadino è tenuto al rispetto degli ambienti, delle attrezzature e degli arredi che si trovano all'interno della struttura ospedaliera, ritenendo gli stessi patrimonio di tutti e quindi anche propri.
Articolo 5
Chiunque si trovi in una struttura sanitaria della USL (ospedale, poliambulatorio, ecc.) è chiamato al rispetto degli orari delle visite stabiliti dalla Direzione Sanitaria, al fine di permettere lo svolgimento della normale attività assistenziale terapeutica e favorire la quiete e il riposo degli altri pazienti. Si ricorda inoltre che per motivi igienico sanitari e per il rispetto degli altri degenti presenti nella stanza ospedaliera è indispensabile evitare l'affollamento intorno al letto.
Articolo 6
Per motivi di sicurezza igienico-sanitari nei confronti dei bambini si sconsigliano le visite in ospedale dei minori di anni dodici. Situazioni eccezionali di particolare risvolto emotivo potranno essere prese in considerazione rivolgendosi al personale medico del reparto.
Articolo 7
In situazione di particolare necessità le visite al degente, al di fuori dell'orario prestabilito dovranno essere autorizzate con permesso scritto rilasciato dal Primario o da persona da lui delegata. In tal caso il familiare autorizzato dovrà uniformarsi alle regole del reparto ed avere un rispetto consono all'ambiente ospedaliero, favorendo al contempo la massima collaborazione con gli operatori sanitari.
Articolo 8
Nella considerazione di essere parte di una comunità è opportuno evitare qualsiasi comportamento che possa creare situazioni di disturbo o disagio agli altri degenti (rumori, luci accese, radioline con volume alto, ecc.).
Articolo 9
È dovere rispettare il riposo sia giornaliero che notturno degli altri degenti. Per coloro che desiderino svolgere eventuali attività ricreative sono disponibili le sale soggiorno ubicate all'interno di ogni reparto.
Articolo 10
In ospedale è vietato fumare. Il rispetto di tale disposizione è un atto di accettazione della presenza degli altri e un sano personale stile di vivere nella struttura ospedaliera.
Articolo 11
L'organizzazione e gli orari previsti nella struttura sanitaria nella quale si accede, devono essere rispettati in ogni circostanza. Le prestazioni sanitarie richieste in tempi e modi non corretti determinano un notevole disservizio per tutta l'utenza.
Articolo 12
È opportuno che i pazienti ed i visitatori si spostino all'interno della struttura ospedaliera utilizzando i percorsi riservati ad essi, raggiungendo direttamente le sedi di loro stretto interesse.
Articolo 13
Il personale sanitario, per quanto di competenza, è invitato a far rispettare le norme enunciate per il buon andamento del reparto ed il benessere del cittadino malato.
Articolo 14
Il cittadino ha diritto ad una corretta informazione sull'organizzazione della struttura sanitaria, ma è anche un suo preciso dovere informarsi nei tempi e nelle sedi opportune.
I diritti e i doveri che sono qui elencati sono l’espressione dei principi enunciati nei seguenti documenti:
•    Costituzione Italiana, artt. 2-3-32 (1948);
•    Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, approvata dall' Assemblea Generale dell'ONU, art. 25 (1948);
•    Carta Sociale Europea 1961, artt. 11-13 (1961);
•    Convenzione Internazionale dell'ONU sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, art. 12 (1966);
•    Risoluzione n. 23 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (1970);
•    Carta dei Diritti del Paziente, approvata dall'American Hosp. Association (1973);
•    Carta dei Diritti del Malato, adottata dalla CEE (1979);
•    Carta dei 33 Diritti del Cittadino, redatta nella prima sessione pubblica per i Diritti del Malato (1980);
•    I 14 Diritti dei Cittadini - Protocollo Nazionale sul Servizio Sanitario per le nuove Carte dei Diritti del Cittadino (1995).

106 NELLA CELIACHIA DEVE ESSERE ELIMINATO DALLA DIET
A:

A) Il latte

B) Il glutine

C) Il grasso di origine animale
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, grano khorasan .L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone.

107 NEI SOGGETTI CON GRAVE INSUFFICIENZA EPATICA SI MANIFESTA:


A) Aumento significativo della massa muscolare

B) Aumentata tendenza al sanguinamento

C) Bulimia

108 NEI GIORNI CHE PRECEDONO L’UROGRAFIA, IL PAZIENTE:

A) Deve essere a digiuno da almeno 12 ore

B) Deve essere a digiuno e bere pochissimo

C) Deve seguire una dieta idrica

109 IL RESPIRO DI CHEYNE-STOKES PUÒ INDICARE:

A) Edema polmonare acuto

B) Broncopneumopatia cronica ostruttiva

C) Lesioni cerebrali
Per respiro di Cheyne-Stokes o respiro periodico in campo medico, si intende una forma di respiro patologico.
In tale stato la persona alterna fasi di apnea anche lunga (si arriva anche a 20 secondi) a fasi in cui si passa gradatamente da una respirazione profonda ad una sempre più superficiale (cicli respiratori brevi e frequenti) che termina nuovamente nella fase di apnea.
Questo loop può prolungarsi per diversi giorni ma solitamente è transitorio.

110 LA TEORIA NOTA COME “SELF CARE DEFICIT NURSING THEORY” È ATTRIBUIBILE A:


A) Hildegard Peplau

B) Dorothea Orem

C) Florence Nightingale

TEORIA DELLA CURA DI SÉ:
Il self care è un’attività appresa e finalizzata degli individui. Ogni individuo ha in sé la caratteristica innata di prendersi cura di se
stesso e dell’ambiente che lo circonda cercando di modificarne i fattori che possono influenzare la vita, la salute, il benessere.



 
 
 
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