Menu principale:
Prova orale ASL 8 Cagliari
La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :
EPILESSIA E CRISI CONVULSIVE
Convulsioni: sono movimenti incontrollati della muscolatura; sono scatenate dall'instaurarsi di un'attività elettrica cerebrale irregolare. A volte si verificano come movimenti muscolari involontari ed incontrollabili, in questi casi si parla di “convulsioni”. Le crisi non sono la malattia, bensì il segno di una patologia sottostante.
Cause più comuni: -
forme idiomatiche -
In casi di epilessia le crisi non sono tutte uguali e vengono suddivise in: -
parziali -
Crisi parziale semplice o crisi motoria focale, crisi focale, (assenza)
• irrigidimento
• spasmo di una parte del corpo
• aura con percezione di: odori, luci, colori,disturbi gastrici
• NON c'è perdita di coscienza
parziale complessa o psicomotoria del lobo temporale
• preceduta da aura
• comportamento anomalo e ripetitivo, diverso da soggetto a soggetto
• NON c'è perdita di coscienza
generalizzate -
• Piccolo male o assenza
• Non c'è perdita di coscienza.
• La crisi dura pochi secondi e può ripetersi più volte nella stessa giornata.
• E' caratterizzata da :
• perdita temporanea di concentrazione
• perdita temporanea di consapevolezza
Grande male o crisi tonico-
• Non è preceduta da aura, ma a volte può essere preceduta da un grido
• Si ha DI COSCIENZA,con comparsa di una notevole attività motoria. Durata: 2-
Le tre fasi
fase tonica: dura circa 30''
• corpo rigido
• il paziente può mordersi la
• il paziente può perdere il controllo sfinteriale fase clonica: dure circa 1-
• spasmi evidenti
• perdita di schiuma e saliva dalla bocca
• labbra e viso cianotici fase post-
• termine convulsioni
• sonnolenza e confusione
• a volte permane l'incoscienza
• emicrania
ATTENZIONE!!! Le crisi parziali e quelle di grande male durano di solito 2 o 3 minuti. Se durano 5-
fare
Compiti del soccorritore :
• Mantieni la calma e resta con il paziente, se si fa in tempo adagiarlo a terra, allentare abiti stretti
• NON tentare di tenerlo fermo durante le convulsioni, non trattenerlo
• Allontana oggetti pericolosi, contro cui potrebbe andare sbattere
• NON mettere niente in bocca al paziente: potrebbe rompersi ed ostruire le vie aeree
• Mettere il paziente nella posizione laterale di sicurezza solo dopo aver escluso un possibile trauma, per facilitare l'uscita di eventuale bava dalla bocca; se necessario aspirare (dopo fase tonica)
• Valutare ABC dopo la fase tonica (convulsioni), se presente dispnea erogare ossigeno
• Tranquillizzare il paziente, dopo la crisi sarà probabilmente confuso e imbarazzato
• Trasporto in pronto soccorso, tenendo monitorizzati i parametri vitali
Al personale del Pronto Soccorso riferire:
• cosa stava facendo il paziente prima della crisi
• che tipo di movimenti ha compiuto durante la crisi
• se ha perso il controllo degli sfinteri
• quanto è durata la crisi
• che cosa ha fatto dopo la crisi (ha dormito, era vigile, rispondeva alle domande)
i 10 punti da ricordare al fine di prestare aiuto:
Rimani vicino alla persona -
Prendi nota dell'ora/durata della crisi.
Proteggi la persona da lesioni -
Sposta con delicatezza la persona su di un fianco -
Cerca di comunicare con la persona per assicurarti che abbia effettivamente ripreso
Rassicurala
Tieni lontano i curiosi
Non limitare i movimenti della persona.
Non cercare di mettere forzatamente nulla dentro la bocca.
Non dare alla persona acqua, pillole o cibo fino a quando non sarà pienamente che la crisi si è conclusa, la persona dovrebbe essere messa sul suo fianco sinistro. che esiste il lieve rischio che la persona possa vomitare una volta terminata la crisi, che abbia pienamente ripreso coscienza. Perciò, la testa dovrebbe essere collocata modo che il vomito possa essere espulso dalla bocca senza venire inalato. Rimani con la fino a quando si sarà ripresa (da 5 a 20 minuti).
Aiuto al paziente con crisi epilettiche
NELL'ACQUA
In certe situazioni la perdita di conoscenza è particolarmente pericolosa, il soccorso d'emergenza deve andare al di là della normale routine. Una crisi epilettica può a repentaglio la vita di una persona, se avviene nell'acqua.qualcuno sta avendo una crisi epilettica nell'acqua, es. mentre fa il bagno o in piscina:
? Sostieni la persona nell'acqua con la testa inclinata in modo che il viso e la testa sopra la superficie.
? Togli la persona dall'acqua non appena i movimenti attivi causati dalla crisi sono
? Controlla se la persona sta respirando. Se non respira, comincia immediatamente la (rianimazione cardiopolmonare).
? Chiama un'ambulanza. Anche se la persona sembra essersi ripresa del tutto, sottoporsi ad un checkup medico completo. Inalare acqua può causare polmonari o cardiaci.: Se la crisi epilettica avviene fuori dall'acqua nel corso di un'attività natatoria, persone non dovrebbe continuare a nuotare o praticare sport acquatici per quel giorno, se sembra essersi ripresa del tutto.
Aiuto al paziente con crisi epilettiche
NELLA SEDIA
Se qualcuno comincia ad avere una crisi epilettica mentre:
è confinato in una sedia a rotelle è seduto su di un autobus, un treno o un tram
è legato ad un passeggino o ad una carrozzina Stai calmo, e fermati ad osservarecercare di far cessare la crisi epilettica.cercare di mettere niente nella bocca della persona.cercare di toglierla dalla posizione in cui si trova -
una crisi epilettica:
?Assicurati che la sedia a rotelle o il passeggino sia ben fissato.
?Proteggi la persona sostenendole la testa. Se non c'è un poggiatesta modellato, sarà d'aiuto qualcosa di morbido posto sotto il capo.
?Controlla se bisogna spostare qualche oggetto pesante che potrebbe ferire braccia e gambe in particolare.
?A volte potrebbe essere necessario togliere la persona dalla sedia al termine della crisi, se le vie aeree sono bloccate. La persona solitamente riprende conoscenza in pochi Rassicurala e riferiscile quanto è accaduto.
migliorare le conoscenze dell'operatore socio sanitario addetto all'integrazione scolastica si riporta un protocollo operativo di una scuola di Brescia in merito alle crisi Epilettiche.
LA LA GESTIONE DELLA CRISI EPILETTICA PROLUNGATA A SCUOLA
Documento redatto con il supporto tecnico degli specialisti dell'Ospedale dei Bambini Brescia e dei rappresentanti dei pediatri di famiglia
MANIFESTAZIONI DELLA CRISI EPILETTICA
La maggior parte delle crisi in persone con epilessia nota non rappresenta una medica e termina, senza danni, dopo 1-
CONSERVAZIONE DELL'EVENTUALE FARMACO, SE PRESCRITTO DAL DI FAMIGLIA' sufficiente conservare il farmaco (diazepam -
IN CASO DI CRISI EPILETTICA PROLUNGATA
È utile potersi avvalere di tre persone:
• una persona per i contatti telefonici:
chiama i genitori,
informa il 118 e prende nota delle eventuali indicazioni ricevute.
• una persona accudisce il bambino:
allontana dal bambino ogni oggetto pericoloso,
appoggia qualcosa di morbido sotto la testa per evitare traumi,
slaccia i capi di vestiario troppo stretti,
non blocca le “scosse”, evitando comunque che sbatta contro oggetti rigidi,
non cerca di aprire la bocca e non inserisce oggetti o dita tra i denti,
non cerca di attuare manovre respiratorie durante la crisi,
non somministra liquidi o altro per bocca durante la crisi e subito dopo,
terminata la crisi posiziona il bambino su un fianco per aiutare la respirazione e la fuoriuscita di saliva,
lascia dormire il bambino dopo la crisi (il sonno post-
• una persona si attiva per l'eventuale somministrazione del farmaco indicato dal di famiglia; nel caso in cui sia prevista la somministrazione di farmaco per via (solitamente diazepam -
procede alla somministrazione del farmaco dopo 3-
(salvo diversa indicazione del medico di famiglia sui tempi di somministrazione),
mette il soggetto sdraiato a pancia in giù, con un cuscino sotto l'addome, o di lato; bambino piccolo può essere disteso sulle ginocchia dell'operatore seduto,
rimuove la capsula di chiusura ruotandola delicatamente 2-
inserisce il beccuccio nell'ano e preme tra pollice e indice fino a far defluire la dose ,
durante la somministrazione, tiene sempre il microclistere inclinato verso il basso,
rimuove il microclistere,
tiene stretti i glutei per alcuni istanti per evitare la fuoriuscita del farmaco e il bambino disteso per alcuni minuti.
• La persona che tiene i contatti telefonici, prende nota:
dell'orario di inizio della crisi e della sua durata,
dell'attività che il bambino stava svolgendo all'esordio della crisi,
delle manifestazioni che gli insegnanti sono stati in grado di rilevare (es.: stato di , movimenti anomali, colorito della cute, modificazioni del respiro, comportamentali e del linguaggio) durante la crisi e nell'ora