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81 IL COSÌ DETTO CENTRO FRENICO È:
A) Un ampio tendine del diaframma
B) La parte centrale tendinea che divide il cuore destro e sinistro
C) La porzione inferiore del polmone sinistro
Il centro frenico è un ampio tendine centrale posto nel punto di massima convessità della cupola diaframmatica e dal quale si irraggiano i fasci carnosi del muscolo. La sua forma ricorda molto quella di un trifoglio e permette di distinguere per questo una foglia destra, una foglia sinistra ed una foglia centrale. La foglia destra e la foglia sinistra sono anche dette foglie laterali mentre la foglia centrale è detta foglia mediale
82 IL DIRETTORE DI DIPARTIMENTO:
A) Viene eletto dai componenti del collegio di direzione
B) È il direttore più anziano delle unità operative ricomprese nel dipartimento
C) È nominato dal direttore generale
Il direttore di dipartimento è nominato dal direttore generale fra i dirigenti con incarico di direzione delle strutture complesse aggregate nel dipartimento; il
direttore di dipartimento rimane titolare della struttura complessa cui è preposto. La preposizione ai dipartimenti strutturali, sia ospedalieri che territoriali e di prevenzione,
comporta l’attribuzione sia di responsabilità professionali in materia clinico-
razionale e corretta programmazione e gestione della risorse assegnate per la realizzazione degli obiettivi attribuiti. A tal fine il direttore di dipartimento predispone
annualmente il piano delle attività e dell'utilizzazione delle risorse disponibili, negoziato con la direzione generale nell'ambito della programmazione aziendale. La
programmazione delle attività dipartimentali, la loro realizzazione e le funzioni di monitoraggio e di verifica sono assicurate con la partecipazione attiva degli altri
dirigenti e degli operatori assegnati al dipartimento.
83 NELLA RIABILITAZIONE DEI PAZIENTI CON COLONSTOMIA SIGMOIDEA:
A) Si utilizzano sacchetti a fondo aperto per diminuire il numero di cambi quotidiani
C) Si chiude la stomia con appositi presidi aumentando progressivamente il tempo di chiusura
84 SE UN SOGGETTO PRESENTA ARRESTO CARDIACO CONSEGUENTE AD OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE SUPERIORI IL SOCCORRITORE:
A) Deve iniziare il massaggio cardiaco esterno anche se le vie aeree sono ostruite
B) Deve proseguire nel tentativo di disostruire le vie aeree
C) Deve posizionare il soggetto in posizione laterale di sicurezza
85 QUALE TRA SEGUENTI AFFERMAZIONI, RIFERITE AL PAZIENTE IN SHOCK EMORRAGICO, È VERA?
A) Lo shock emorragico si risolve solo con l’infusione di sangue compatibile
B) Lo shock si manifesta sempre come perdita di coscienza
C) Assicurare un accesso venoso costituisce una priorità assoluta
86 NELLA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE VIENE INTERESSATO IL:
A) Nervo mediano
B) Nervo ulnare
C) Nervo radiale
La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia dovuta all'irritazione o alla compressione del nervo mediano nel suo passaggio attraverso il canale carpale
La sindrome è dovuta più frequentemente all'infiammazione cronica della borsa tendinea dei flessori (tenosinovite), che comprime il nervo mediano. Può manifestarsi in corso di gravidanza, nei soggetti affetti da ipotiroidismo e nei soggetti affetti da artrite reumatoide. Sono più frequenti nei soggetti che utilizzano le mani per lavori di precisione e tipicamente ripetitivi.
La sindrome si manifesta più spesso nei soggetti femminili ultraquarantenni, con disturbi della sensibilità che colpiscono le prime 3 dita (pollice, indice, medio) e metà del quarto dito della mano. Tali disturbi, che si presentano prevalentemente durante la notte, possono evolvere nei casi più gravi in una progressiva ed irreversibile perdita della sensibilità alle prime 3 dita ed alla mano dal lato volare seguita da ipo-
Nelle fasi iniziali il paziente lamenta parestesie a scossa. Clinicamente il dolore e le parestesie possono essere evocati attraverso la percussione fasica a livello del tunnel carpale (segno di Tinel). Se il paziente lamenta la comparsa di scosse il segno è da considerarsi positivo. Altro segno caratteristico è la manovra di Phalen che consiste nel tenere iperflessi i polsi l'uno contro l'altro per 1 minuto: la comparsa di parestesie è da considerarsi un segno positivo per la sindrome.
87 NELLA FORMULAZIONE DELLA DIAGNOSI INFERMIERISTICA SI DEVE SEMPRE ENUNCIARE:
A) Il problema del paziente e la diagnosi medica
C) Il problema del paziente e le prestazioni infermieristiche necessarie per risolverlo
88 CHOOSE THE BEST WORD TO COMPLETE THIS QUESTION: WHERE ____ YOU BORN?
A) are
B) were
C) did
89 NELL’ARTO INFERIORE È PRESENTE UN OSSO CHE NON POSSIEDE INSERZIONI MUSCOLARI. QUAL È?
A) Astragalo
B) Perone
C) Calcagno
L'astragalo, osso con cui non prende rapporto diretto nessun muscolo (non presenta inserzioni muscolari), si muove a seguito delle forze trasmesse dalle ossa adiacenti. L'astragalo è un osso del piede in quanto è solidarizzato al calcagno e allo scafoide nelle rotazioni sul piano sagittale (flesso-
90 COME VIENE CHIAMATO IL DIABETE NON INSULINO-
B) Diabete di tipo 1
C) Diabete essenziale
Il diabete mellito di tipo 2 (chiamato anche diabete mellito non insulino-
Il diabete di tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete con il restante 10% dovuto principalmente al diabete mellito tipo 1 e al diabete gestazionale. L'obesità è considerata la causa principale di diabete di tipo 2 nei soggetti che sono geneticamente predisposti alla malattia.
Il diabete di tipo 2 viene trattato inizialmente con l'aumento dell'esercizio fisico e con modifiche nella dieta. Se, tramite queste misure, i livelli di glucosio nel sangue non vengono adeguatamente controllati, può rendersi necessaria la somministrazione di farmaci come la metformina o l'insulina. Nei pazienti che necessitano di insulina, solitamente, vi è l'obbligo di controllare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue.